L’azione senza nome
Sono stata sempre una guerriera, sin da bambina. Mio nonno mi raccontava le favole de “Le mille e una notte” e io mi perdevo in quei racconti fino a diventarne parte integrante. Non ero però la principessa bloccata in una goccia di rugiada in quieta e fiduciosa attesa che un principe o un capitano coraggioso arrivasse a salvarla. Io ero l’eroe, ero la rivoluzionaria che scendeva in campo con la spada sguainata e salvava se stessa e la principessa, io ero Capitan Nicola, ero il pirata che prendeva parte alle guerre di corsa. E crescendo lo sono stata, nel lavoro (sempre pronta a scendere in campo), in amore (dove ero io la cacciatrice e non la preda) e in ogni ambito della vita.
Un giorno, però, seguendo i miei studi sulla filosofia zen e sul taoismo, inciampai nel concetto di Wu Wei, e vi giuro, che proprio non lo capivo, o forse, semplicemente, non volevo capirlo. Il Wu wei è l’arte di combattere senza combattere, di agire senza agire. È l’azione senza sforzo, letteralmente (無爲) significa “non fare”, il che per me suonava un po’ come un’eresia. Questo perché non riuscivo a sganciarmi da una visione del vivere puramente occidentale. Dovevo comprendere, sperimentare, osare anche non fare. E così, sulla strada del Wu Wei ho incontrato la felicità. Ho iniziato in principio a fidarmi dell’Universo (e di Dio), poi a lasciarmi andare nel flusso. Questa condizione ti porta a vivere ogni situazione, anche la più stressante, senza ansia estrema, ti fa dormire serena la notte e ti fa affrontare la vita (e le singole situazioni) con lucidità. Una volta che ti sei sintonizzata sulle giuste frequenze ti lasci portare dal flusso ma sempre coscientemente così da comprendere qual è il momento giusto per agire e come agire in modo che i tuoi limiti e blocchi energetici non interferiscano con il piano Universale e l’Universo serenamente ti porterà alla meta. Un po’ come quando ci si trova in alto mare, nel pieno della tempesta: se combatti il mare, la sua forza, non hai possibilità di scampo, le onde, le correnti, ti tirano a fondo; se ti lasci andare in balia del flusso, il mare prima o poi si calma e dopo averti sballottato per un po’, ti riaccompagna a riva.
Donata de bartolomeis
Naturopata ai sensi della legge 4/2013