Negli anni il concetto di museo è cambiato molto: non è più solo il luogo in cui ammirare esposizioni statiche ma sta diventando sempre più un’esperienza sensoriale a tutto tondo. In questo contesto molti musei stanno aprendo i loro spazi ad un pubblico sempre più giovane e alle loro famiglie. Oggi Lupus in fabula vuole raccontarvi di come i bambini possono abitare lo spazio museale. Dalla Pinacoteca di Brera di Milano passando dal Musée en Herbe di Parigi, la Tate Gallery di Londra per ritornare a Napoli e ai suoi musei e gallerie, sempre più spazi espositivi adottano una politica family friendly, con spazi e comfort per le famiglie in visita con bambini.
Partiamo proprio da Milano, dove La Pinacoteca di Brera coinvolge la libreria Spazio B**K (una libreria indipendente aperta a Milano nel quartiere Isola nel dicembre del 2012) per creare al museo uno spazio dell’immaginazione. Da gennaio a giugno 2023 la terza domenica di ogni mese i visitatori potranno vivere un’esperienza libera di connessione tra le opere d’arte e le immagini dei libri illustrati. Libri e quadri coabitano nel museo e aiutano a costruire lo stesso spazio dell’immaginario. Nella sala 8 verrà allestita la casetta dei libri: un’esposizione mobile di libri e albi illustrati di tutti i generi e da tutto il mondo, da sfogliare in libertà. Tutt’intorno dei tappeti gialli rotondi e sgabelli dove i visitatori possono fermarsi a leggere: uno spazio aperto, fluido che permette l’interazione tra lo spazio espositivo e l’osservatore.
Esperienza diversa quella proposta dal Musée en Herbe di Parigi, museo d’arte concepito e ideato ad hoc per i bambini, un modo divertente e originale per avvicinare i bambini all’arte e alla cultura. Dal 2008 situato nel 1° arrondissement di Parigi, attraverso attività ludiche e pedagogiche, ha sviluppato la curiosità e la creatività di tantissimi bambini. Si tratta di uno spazio interattivo che si contraddistingue dagli altri musei per il suo approccio originale basato sul gioco, grazie al quale i bambini scoprono con piacere e divertimento arte e cultura. Le attività proposte, molto originali ed istruttive, sono appositamente progettate per un giovane pubblico e le loro famiglie, desiderose di nuove scoperte. Di particolare interesse i laboratori d’arte, dove i bambini possono dare libero sfogo alla creatività. Altra proposta interessante che coinvolge i bambini è quella della Tate Gallery: dall’esperienza interattiva a percorsi sonori. Con una barra di disegno digitale presente in alcune sale, i bambini possono realizzare il proprio disegno che può essere visualizzato istantaneamente, diventando parte integrante di una collezione virtuale visibile sul sito del museo. Il week end e durante le vacanze scolastiche la Tate propone laboratori, perfomance e altre attività per le famiglie completamente gratuite. Il museo fornisce anche servizi per la prima infanzia con il programma gratuito Open studio, progettato per offrire ai bambini sotto i 5 anni l’opportunità di entrare in contatto con ambienti, idee e mezzi relativi alle varie mostre. Proposte come questa ci sono anche nella nostra regione. A Napoli, il Museo Madre offre una vasta offerta didattica per bambini e famiglie: visite tematiche, giochi, laboratori artistici in lingua straniera e molte altre iniziative. Nel 2020 è stato organizzato il Madre Factory 2020 un programma di attività gratuite, per adulti e bambini, realizzate nell’ambito di Madre per il Sociale e dedicate a Gianni Rodari e alla sua “grammatica della fantasia”. In questi giorni le Gallerie d’Italia, a Napoli invitano la libreria indipendente Mio nonno è Michelangelo di Pomigliano d’Arco, nelle magiche sale del museo dove i bambini saranno coinvolti nella lettura di albi illustrati che li accompagneranno in un originale viaggio nell’arte. Anche nella nostra città ci sono proposte di questo tipo, al Museo Irpino Mubi, per esempio, troviamo un’interessante offerta didattica per le scuole. Ci auguriamo che iniziative del genere si moltiplichino nella nostra città, che ci siano sinergie tra i vari enti e le associazioni cittadine, dimenticando per un attimo equilibri ed etichette politiche. Ci auguriamo che l’arte diventi a portata di tutti e che musei e luoghi d’arte siano spazi accoglienti e inclusivi.
Lupus in fabula