i risultati del super tuesday hanno parlato chiaro, le primarie parlano chiaro, negli Usa sarà rivincita tra Biden e Trump
Politica e dintorni – La notte porta consiglio, la lunga maratona delle primarie presidenziali stelle e strisce ha deciso che quelli che probabilmente saranno i pretendenti della prossima sfida presidenziale negli Usa: sarà rivincita tra Biden e Trump.
La sorpresa è rappresentata soprattutto dalla sentenza favorevole della Corte Suprema Federale che di fatto ha riammesso l’ex Presidente e miliardario Donald Trump, il quale ha subito intercettato valanghe di voti dall’elettorato repubblicano, vincendo le primarie in quasi tutti gli stati in cui era candidato, ed ottenendo l’endorsment da suoi competitor, tra cui Ron Desantis, dato per favorito fino a pochi mesi fa, l’unica che ancora deve pronunciarsi sul suo appoggio a novembre è Nikki Haley, neo sconfitta nell’appena conclusasi tornata elettorale, ricordando allo stesso Trump che i vertici del partito repubblicano non hanno ancora digerito le sue teorie a dir poco bizzarre su eventuali brogli elettorali da parte dei democratici, brogli che avrebbero portato alla sua sconfitta nelle ultime elezioni presidenziali, e soprattutto non hanno mai perdonato l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021.
Problemi opposti affliggono l’attuale Presidente Joe Biden, sostenuto a vele spiegate del Partito Democratico, anche e soprattutto per mancanza di valide alternative, le ipotesi Kamala Harris e Michelle Obama sembrano ormai tramontate del tutto. Biden nonostante la vittoria schiacciante nelle primarie democratiche, oltre alla grana della demenza senile che lo affligge da tempo. facendogli commettere gaffe su gaffe, avrebbe contro l’elettorato di matrice araba reo secondo questa comunità di non aver saputo fronteggiare l’evolversi della crisi umanitaria a Gaza, mentre una buona parte degli statiunitensi gli rinfaccia l’evidente insuccesso nel gestire gli sviluppi del conflitto tra Russia ed Ucraina, dove a quanto pare il Paese guidato da Zelensky sembra andare incontro ad una sconfitta nonostante l’immensa mole di aiuti militari inviati dall’inizio della guerra.
I giochi sembrano fatti, l’ultima parola spetterà agli elettori che dovranno mettere un punto definitivo a questa sceneggiatura che nemmeno un maestro dell’horror avrebbe saputo scrivere con tanta bravura.