Editoriale – Ci siamo…. È l’ultimo giorno, con questo sono 365 gironi andati, di un’ altro anno (2021) giusto per portare il conto dell’anno preciso, ancora mi confondo come se il 2020 non fosse esistito o fosse sospeso… Alla fine di un percorso, come in quest’anno, si fanno i bilanci di tutto ciò che è stato, di ciò che è successo e di ciò sarebbe potuto essere e non lo è … Sono passati 21 mesi, al meno per l’ Italia, per l’emergenza Covid che ha stravolto l’esistenza, la vita le abitudini e il modo di essere della civiltà conosciuta. Il 2020 verrà ricordato, anche nei libri di storia, come lo spartiacque tra il periodo pre e post pandemia che ci ha fatto vivere e ci sta facendo vivere in un modo che nessuno osava immaginare. Come è successo 40 anni fa per il terremoto in Irpinia evento epocale per noi; ma come è successo per le grandi pandemie del passato, per i terremoti e le guerre che hanno solcato l’esistenza di intere comunità in ogni parte del mondo. Sicuramente, poi molto in la, quando tutto sarà tornato ad una nuova normalità ci sarà chi analizzerà e spiegherà, forse bene, cosa è accaduto come si è sempre fatto.
Oggi siamo ancora tutti troppo scossi, confusi e con l’ emergenza ancora in corso noi tutti stiamo vivendo, ognuno, la propria vita in funzione dei nostri caratteri, temperamenti, modi di vivere ed in modo differente siamo in parte ancora timorosi, oppure in parte già ottimisti su quello che ci possa riservare il futuro. In questo momento siamo nella tormenta dove si stanno attuando dei cambiamenti, non riusciamo ancora a capire del tutto cosa stiamo vivendo, sul piano medico, sociale ed economico. Le trasformazioni e i cambiamenti sono stati e sono epocali. Alcune sono cosi veloci che, ad oggi, non ce ne siamo ancora resi conto in toto. Il cambiamento, la trasformazione, la novità che ogni anno ci auguriamo sul finire di un’ anno e l’inizio di un altro, in questi ultimi 21 mesi, in modo conscio e in conscio lo abbiamo vissuto e lo stiamo vivendo. L’anno che finisce e l’anno che inizia, che una volta era uno spartiacque, forse oggi tanto non lo è … la speranza che oggi ci accompagna e l’augurio che oggi ci facciamo è un ritorno ad una normalità, espressa e vissuta con modalità diverse, anche rispetto a quell’ultimo dell’anno del 2019.
Per cui auguri e in bocca al lupo per una nuova normalità post pandemica con la speranza il 2022 sarà l’anno in cui tale emergenza avrà la sua fine.