News – Sentenza ISOCHIMICA. Sarebbero tante le considerazioni da fare ma mi limito ad alcune. Quasi 40 anni per fare giustizia, ottenuta grazie alla lotta dei lavoratori, dei comitati e alla sensibilità del Procuratore Rosario Cantelmo. Il ritardo con cui arriva questa sentenza è il frutto di un clima di menefreghismo e di indifferenza che ha riguardato le istituzioni ma anche l’opinione pubblica di un quartiere e di una città spesso distratta e apatica rispetto ad una vicenda drammatica e sconcertante. La sentenza individua le ovvie responsabilità nelle Ferrovie dello Stato e nei responsabili della sicurezza. Sono contento perché i colleghi dell’Asl dott. Borea e dott. De Piano hanno saputo dimostrare la loro totale estraneità ai fatti. Come sono felice per l’assoluzione di Giancarlo Giordano, che profondamente turbato ha sofferto molto per questa faccenda, ma ne è uscito a testa alta. Un’ultima considerazione va fatta su un altro livello. Il processo ha accertato le responsabilità penali ma le responsabilità politiche, che riguardano la decisione di aver consentito a Graziano di svolgere questa attività così pericolosa nel cuore della città, non possono essere accertate in un processo. La scoibentazione delle carrozze ferroviarie approdò ad Avellino perché qui trovò le condizioni “ambientali” adatte e assenza di resistenze. Chi favori’ questa cosa porterà sulla coscienza la morte di tanti operai. Questo terreno fertile trovato ad Avellino a me fa paura perché penso che la tolleranza, la superficialità e la tutela di interessi di pochi a discapito della salute come avvenuto per l’Isochimica è un fenomeno che si è ripetuto anche in altre realtà e tuttora il ricatto del lavoro determina porcherie che passano inosservate. Allora l’indifferenza che viene mostrata riguardo alla vicenda Isochimica ci dice che il principale alleato degli imprenditori senza scrupoli è l’incapacità a reagire di fronte ai diritti calpestati.
Dott. Franco Mazza