Quale miglior modo per raccontare la musica, se non intervistando i suoi principali attori in 5 domande.
Questa “rubrica nella rubrica” si sposta alle pendici del Matese per conoscere e raccontare Sally Cangiano ed il suo ultimo inedito Terè.
- Sally chi sei, parlaci di te?
Mi chiamo Sally Cangiano sono un musicista, un musicoterapista e nel tempo libero mi piace cucinare.
Vivo di musica da sempre non con qualche difficoltà ma è quello che so fare e finché reggo continuerò.
- Come è iniziata la tua passione per la musica/canto?
A casa mia si ascoltava sempre musica.
Mio padre era socio di alcune radio private ed avevamo una ricca discografia dove poter attingere.
Per Natale mi feci regalare una chitarra e da lì è cominciato tutto avevo 10 anni.
In realtà canto perché dovevo trovare un pretesto per potermi accompagnare con la chitarra ma io mi sento un chitarrista.
- Quale è stato il tuo percorso e quali avvenimenti importanti ci vuoi raccontare?
Io sono un chitarrista di montagna vivo alle pendici del Matese, quando ho cominciato non c’era nessun maestro e quindi sono completamente autodidatta.
La passione è stata sempre forte e mi sono appassionato al jazz e poi a tutta la musica spingendomi a girare per l’Italia facendo il chitarrista prevalentemente jazz all’epoca.
- Progetti futuri?
Ho quasi 50 anni i miei progetti per il futuro sono: vivere alla giornata, farlo felicemente, pubblicare le mie canzoni da quando ho scoperto di avere anche una certa capacità di scrittura.
- Da poco uscito il tuo ultimo inedito Terè, come nasce questa canzone e da cosa hai preso spunto?
Le canzoni nascono sempre per un motivo, a volte sono proiezioni interne, a volte sono cose vissute in terza persona, a volte sono cose vissute in prima persona.
Questa canzone nasce da cose reali ma non voglio aggiungere altro perché voglio che ognuno degli ascoltatori veda nelle mie canzoni tutto quello che vogliono vederci.