News – Rischio disastro per il Comune, il primo avvertimento a luglio. Entro il 9 novembre si dovrà dimostrare l’avanzamento dell’opera, mai partita da 20 anni.
Rischio concretto di revoca del finanziamento di 20 milioni per il progetto della c.d. “metropolitana leggera” (in realtà una filovia). «Si segnala che i competenti Servizi della Commissione Europea hanno invitato nuovamente l’Autorità di gestione a valutare l’ipotesi di revoca del finanziamento con restituzione dell’importo relativo al FESR, al bilancio comunitario …qualora dovesse perdurare la situazione di non funzionalità del Sistema e non dovessero riscontrarsi significativi progressi nella procedura per la messa in esercizio e l’apertura al pubblico». Questo in sostanza il messaggio contenuto nella missiva inviata al Comune e all’Air. Non solo il commissariamento del Piano di Zona e il rischio di perdere i fondi per la riqualificazione della Dogana. Ora anche i 20 milioni per la metro leggera rischiano di tornare indietro. La Direzione generale Autorità di Gestione Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ha inviato una lettera al sindaco di Avellino e al manager dell’Air, Anthony Acconcia, nonché al Ministero dei Trasporti, e al presidente dell’omonima commissione regionale, Luca Cascone, per comunicare la volontà dell’Unione Europea di revocare i fondi destinati all’infrastruttura iniziata quasi 20 anni fa e mai partita. Ora è corsa contro il tempo per scongiurare che quei soldi tornino indietro, il che no solo rappresenterebbe una bocciatura per la città di Avellino ma anche un danno per i conti di Palazzo di Città.Il 9 novembreè stato convocato il Comitato di Sorveglianza del Programma FESR 2014/2020, nell’ambito del quale la Commissione Europea ha chiesto di svolgere un incontro tematico per essere informata sugli avanzamenti del “Sistema di trasporto a basso impatto ambientale” della città di Avellino». Air e Comune dovranno fornire un dettagliato aggiornamento. Già lo scorso luglio il primo avvertimento aveva spinto il Comune a realizzare un cronoprogramma in base al quale si assicirava che la metro leggera sarebbe partita entro 4 mesi. Nel frattempo è stato commissionato un intervento di manutenzione per i mezzi acquistati e mai messi su strada ancora fermi in deposito. Ma restano la nomina di un direttore di esercizio alla realizzazione degli ultimi lavori. Va anche ricordato che sull’opera di mobilità cittadina è stata aperta anche un’indagine della Procura della Corte dei Conti.