No woman’s land. We only read grafic novels. Questa non è una terra per donne. Leggiamo solo romanzi grafici. Da Nantes ad Avellino, racconti di donne.
LANDeSCAPES – Abbiamo pensato al tema della nostra rubrica per qualche settimana indecisi su cosa raccontarvi; poi però, è bastato ripensare ad una serata speciale che abbiamo condiviso con persone altrettanto speciali e l’idea ha preso forma.
Tutto parte dall’estate 2021, da una mostra fotografica e da un’installazione artistica vista a Nantes, interessantissima città del nord ovest della Francia. Era all‘École Nationale Supérieure d’Architecture (ENSA), un’esposizione curata da un’antropologa e un architetto (a), Rossila Goussanou e Cindy Olohou dal titolo Afrocity, urbanités enchantées, les femmes dans les villes africaines, Afrocity, urbanità incantate – Le donne nelle città africane.
Un evento che guardava all’Africa contemporanea e tracciava una nuova rappresentazione delle donne nelle città africane. Affrontando le questioni e le rivendicazioni delle donne, la mostra esplorava più globalmente le nozioni di territorialità, mobilità, cittadinanza e femminilità in questo continente plurale ed eterogeneo. Attraverso performances, installazioni fotografiche, cortometraggi, la mostra restituiva ritratti di donne impegnate socialmente e politicamente in lotte appassionate per affermare il proprio diritto ad abitare lo spazio urbano, senza pregiudizi e limiti. Il parallelo con la nostra realtà ci è stato suggerito sin da subito. Così, proprio da lì, da quelle installazioni, da quelle testimonianze è nata la voglia di raccontare ciò che accade intorno a noi, al posto occupato dalle donne nella nostra realtà, nel nostro quotidiano; e ha pensato di farlo attraverso un progetto culturale che inizia con la creazione di un club di lettura incentrato su grafic novel, su romanzi grafici che hanno come fil rouge proprio storie di donne. Donne coraggiose, provocatrici, artiste, engagées, impegnate nel sociale, in politica, alle prese a volte con professioni considerate prettamente maschili. E proprio queste donne ci siamo trovate davanti la sera del 17 marzo, al Dwine, ad Avellino, un luogo speciale e conviviale che ci ha accolte con grande disponibilità. Dodici donne, sedute in cerchio, sorseggiando un bicchiere di vino, a chiacchierare e chiedersi se davvero la nostra è una No woman’s land, se non è una terra per donne. E in effetti, l’8 marzo è lontano, le mimose sono ormai appassite, delle attenzioni, del fervore delle manifestazioni per i diritti delle donne, degli slogan femministi e delle gentilezze da parte del “sesso forte”, ci siamo presto dimenticati. Confrontate ad una cultura maschilista, patriarcale, che dalla religione alla vita sociale e professionale ci relega spesso a ruoli marginali, chiediamo la parità. “Vogliamo essere uomini, vogliamo fare come gli uomini” dice Sonia, avvocato di Avellino (e sul termine avvocato si apre una bella discussione sul linguaggio di genere, su quanto – anche la lingua possa essere maschilista e misogina) “Ma noi siamo donne e dobbiamo restare tali” ribadisce Sonia. “L’emancipazione non si ottiene solo con le parole”.
Eravamo 12 donne intorno a quel tavolo a raccontare le nostre esperienze, le nostre vite. Ventenni, quarantenni, cinquantenni giovani donne in carriera, mogli e madri insieme, che ogni giorno cercano il loro posto in questa società. Parlare di femminismo oggi sembra quasi una parolaccia, per alcuni è superfluo, anacronistico, poco attuale… ma non è cosi, ed il fatto che intorno a quel tavolo ci fossero delle donne con la voglia di raccontare le proprie esperienze, dimostra il contrario. Abbiamo voglia di condividere con voi lettori questo progetto che si sta costruendo a piccoli passi e prevede anche una rassegna cinematografica di cortometraggi di registe internazionali, installazioni video e sonore e mostre fotografiche. L’obiettivo è quello di raccontare, documentare ed illustrare il contributo delle donne nella società di oggi dando voce a coloro che vivono il nostro territorio, lo abitano e con la loro azione lo cambiano e lottano quotidianamente contro certi stereotipi. Vogliamo suggerire un nuovo concetto di femminismo che si discosti dall’immaginario collettivo tradizionale e dimostrare che la nostra terra… è una terra di donne, che anzi di questa terra, le donne ne sono la linfa.
Lupus in Fabula per approfondire: afrocity-urbanites-enchantees