Libri – “COVID-19. Quei giorni, sotto il cielo di Urbino” è il titolo del libro di Tonino Mosconi, edito da FAM Publishing, realizzato nel maggio 2020 in piena emergenza pandemica.
Un libro che diventa tragica testimonianza di una realtà che ci ha travolti e ci ha colti nella più totale impreparazione. Come solo le sciagure hanno il potere di fare!
Non è semplice affrontare questo tema e gli aspetti ad esso correlati, soprattutto quando sai che tutto questo non è ancora finito, soprattutto quando si considera il fatto che ancora oggi viviamo la tragicità di questo evento disastroso che sembra non lasciarci più.
Il libro è la dura e terribile testimonianza del pieno regime pandemico e del caos riportato nelle strutture mediche e sanitarie. Tonino Mosconi ripercorre, con la sua macchina fotografica, i corridoi e le corsie dell’Ospedale di Urbino, diventato per necessità, come tanti in quel periodo, struttura COVID a causa del sovraffollamento degli altri ospedali sulla costa marchigiana. Medici e infermieri con maschere, occhiali, visiere, guanti, tute; pazienti con respiratori, tubi, cilindri per ossigeno, a volte con il viso ricoperto da bende e cerotti. Queste sono le scene che gli si parano davanti gli occhi e l’obiettivo, e che il nostro autore cattura in quei giorni d’inferno.
Il sorriso degli angeli.
Pur trovandosi in un vero e proprio inferno, nel tumultuoso susseguirsi di terrore, panico, incredulità, sconforto, Tonino ritrae un bagliore di luce e speranza negli occhi di quei medici e infermieri, capaci di donare conforto con un sorriso. E infatti lo chiama il sorriso degli angeli.
L’intento che l’autore, Tonino Mosconi, fotografo di professione, si è proposto con la realizzazione di quest’opera, è stato quello di raccontare il lavoro degli operatori sanitari, il loro rapporto con i pazienti, i momenti di riposo e di riflessione: momenti di vita reale pur in un contesto surreale. È il sorriso degli angeli, quello che l’autore definisce come l’umanità e la propensione che medici, infermieri, sanitari tutti, hanno saputo donare, regalare ai loro disperati pazienti.
Un pittore può dipingere un sorriso sul viso di una persona anche nei momenti più drammatici di un evento, lo stesso può fare un regista in un film. Ma saranno sempre personali interpretazioni di una possibile realtà, opinabili e discutibili all’infinito. Ecco la fotografia che mostra la sua unicità, svelando verità oltre la realtà visibile.
“Si impara sempre qualcosa da un nuovo lavoro– dichiara l’autore– ma quest’ultimo lavoro nell’ospedale di Urbino, nei tempi del coronavirus, mi ha svelato un aspetto della fotografia che difficilmente avrei scoperto in altro modo”.
Il Libro è il faccia a faccia con il virus che ci ha piegati, che ha piegato il mondo intero, che ha piegato l’umanità e che ha causato una crisi mondiale. Con la collaborazione della Consigliera di Parità per la Provincia di Pesaro e Urbino, Romina Pierantoni, Tonino Mosconi ripercorre tutto l’orrore di quei giorni di ordinaria emergenza nell’Ospedale di Urbino: la sala d’attesa Triage, la vestizione, le corsie dei reparti Covid, gli ambulatori, gli arrivi delle ambulanze, l’accettazione, le cartelle cliniche, la terapia intensiva, il box infetti del reparto di rianimazione, , i tablet (unico mezzo per mettere in contatto visivo i pazienti con i loro cari), le continue sanificazioni. In molti casi il nostro autore ha fotografato pazienti in condizioni spesso estreme. Alcuni di loro non sono più tornati a casa. Alcuni di loro appaiono nelle pagine del libro. A tutti loro è dedicato questo libro!
Quando tutto questo sarà finito, sarà come sfogliare un libro di ricordi. Brutti forse, ma pur sempre ricordi!