Sabato 12 novembre ricorre il 20° anno degli attentati terroristici di Nassiriya: cosa rimane 20 anni dopo la tragedia
Politica e dintorni – Nassiriya, il 12 novembre ricorrono venti anni dall’omonima strage in cui persero la vita diversi nostri connazionali operanti nella Missione in Iraq denominata “Antica Babilonia”, allo scopo di addestrare il personale militare dopo la caduta di Saddam Hussein, a seguito dell’invasione Usa in Medioriente.
Sono passati due decenni da quel fatidico giorn0 in cui dei Kamikaze alla guida di un camion pieno di esplosivo piombarono sulla base che ospitava il contingente italiano in Iraq, nell’attentato perirono 28 persone di cui 19 italiani tra militari, carabinieri e civili presenti al momento dell’esplosione, numerosi furono i feriti tra gli stessi cittadini iracheni del tutto estranei all’azione terroristica.
La notizia fece il giro del mondo ed il cordoglio per l’accaduto da parte dei leader mondiali fu quasi unanime, in Italia gran parte dei connazionali si strinse attorno ai caduti ed alle loro, tuttavia vi furono delle eccezioni quali la manifestazione organizzata da movimenti vicini ai centri sociali di estrema sinistra in cui venne urlata la frase “Dieci, cento, mille Nassiriya!”, slogan dal quale si dissociò gran parte del mondo politico ed istituzionale.
La tragedia aprì un profondo didattico nell’opinione pubblica, sull’opportunità di ritirare le nostre truppe dal paese occupato per un conflitto che non interessava l’Italia se non in virtù della sua appartenenza all’Alleanza Atlantica, ed del rapporto di sudditanza nei confronti degli Stati Uniti, i veri protagonisti della vicenda, che seppero attraverso un’elaborata operazioni di propaganda, addossare la colpa degli attentati dell’11 settembre allo stesso Saddam Hussein, ma che in realtà avevano deciso di rimuovere a tutti i costi, anche a quello di provocare centinaia di migliaia di vittime tra i civili, ricorrere alle più cruente torture su gente innocente, e dare via libera ad una lunga serie di attentati terroristici.
Le vicende dell’Iraq e di Nassiriya in particolare hanno dimostrato per l’ennesima volta lo scarso peso politico internazionale dell’Italia all’interno dello scacchiere internazionale, cosa rimane 20 anni dopo è solo la verità che si fa largo dopo anni di menzogne ed artifici mediatici, verità che si mescola alla rabbia per un evento che si sarebbe potuto evitare tranquillamente.