“Love by you” è la seconda traccia estratta da Gemini – part II – Pollux, il capitolo conclusivo del progetto musicale in due volumi da cui abbiamo già ascoltato “Tell me a lie”.
Il pezzo, scritto con l’artista britannico Aaron Sibley, con mix e master a cura della Sts-recording/RBmusic, distribuito dalla Orangle Records, è stato presentato a Una voce per San Marino 2023, la rassegna che seleziona il concorrente del Titano per l’Eurovision Song Contest.
La traccia parte ritmata già dalle prime battute; il testo, inizialmente introspettivo, avvolge l’ascoltatore in un crescendo incalzante che lo trascina nella dialettica serrata fra lo slancio vitale verso l’amore e la paura di non meritarlo.
L’amore, che spesso i pezzi di Myky esplorano nelle sue varie sfaccettature, è vissuto qui in tutta la sua potenza rivelatrice e trasformativa: ci svela a noi stessi nella nostra complessità, mostrandoci i nostri più autentici desideri ma anche le paure più nascoste.
Così, in barba al pregiudizio che vuole la musica pop leggera e disimpegnata, ci pone di fronte a una verità tanto semplice quanto profonda: la paura che ci fa fuggire davanti all’amore è essenzialmente la paura di non meritarlo.
Il testo è strutturato in modo definito e rigoroso: una strofa introspettiva, dedicata a riflettere su di sé e sui propri meccanismi è seguita da un’antitesi rappresentata dagli effetti dell’incontro con l’altro, apparentemente in contraddizione con quanto affermato nelle prime battute. Al ritornello il compito di sciogliere l’enigma: ti vorrei con me ma ho paura di non meritarti.
Il videoclip, scritto e diretto da Elio Brusco, dà forza visiva a questo concetto: in una metanarrazione di grande impatto in cui si alternano scene di backstage a inquadrature dell’artista, il video mette in scena se stesso, quasi a dirci che dietro le luci scintillanti dei nostri traguardi c’è un lavoro invisibile ma inevitabile.
Lo sguardo di Myky dritto in camera, invece, è rivolto al destinatario del suo messaggio: oltre la paura, oltre le contraddizioni.
Anche il make-up, originalissimo e molto teatrale – nero e oro, buio e luce – sembra quasi un invito a “sporcarsi le mani”, a tuffarle nella vita senza ritrosie, e a viverla, questa vita, anche a costo di qualche rischio.
Perché amare implica sempre un rischio. Che sia il rischio di non essere accolti, o il rischio opposto e meraviglioso di scoprire che l’amore è possibile e tocca uscire dalla corazza e corrergli incontro.
Orangle Records: https://www.oranglerecords.com/