Quale miglior modo per raccontare la musica, se non intervistando i suoi principali attori in 5 domande.
Questa “rubrica nella rubrica” si sposta a Napoli per conoscere e raccontare Michele Roscica l’uomo orchestra.
1. Michele chi sei, parlaci di te?
Sono un artista Napoletano classe 60 a metà tra un bluesman ed un cantastorie fortemente legato alla musica ed alla tradizione partenopea.
2. Come è iniziata la tua passione per la musica/canto?
La passione per la musica ed il canto nasce già da piccolo con le prime recite scolastiche.
Ho sempre avuto tanti strumenti iniziando dall’armonica a bocca poi la chitarra e via via fino ad oggi dove porto tutti gli strumenti in spalla nel mio spettacolo itinerante.
3. Quale è stato il tuo percorso e quali avvenimenti importanti ci vuoi raccontare?
Più che percorso parlerei di viaggio.
Ho viaggiato tanto e grazie a questo viaggio ho tanti avvenimenti importanti che potrei raccontare e che hanno segnato la mia vita artistica.
Ha lavorato con artisti quali Zeffirelli, Beppe Barra, Nino D’Angelo, Angela Pagano e partecipato a molti festival nazionali ed internazionali.
4. Progetti futuri?
Di sicuro continuare a viaggiare e portare la mia “orchestra” in giro per il mondo raccontando la tradizione e la cultura partenopea e non solo.
5. Com è cambiato il rapporto con il pubblico per gli artisti di strada negli anni e post covid?
Il rapporto con il pubblico è cambiato molto negli anni.
Si è passato da un rapporto intimo quasi da “saloto” ad un rapporto molto più legato all’idea televisiva di artista e di spettacolo.
Tutti con la bocca aperta a guardare attraverso uno schermo di un telefono perché è più importante la condivisione sui social che godersi il momento ed il covid non ha fatto altro che accentuare questo distacco.
Fortunatamente penso e vedo che c’è un cambio di rotta e sta tornando la voglia di condividere, stare insieme e vivere uno spettacolo con quell’intimità tipica degli spettacoli itineranti.