Campania, maltempo e mancanza di prevenzione da molti anni sono un binomio ormai immancabile nella nostra Regione
Politica e dintorni – Dopo l’ultima ondata di maltempo si contano per l’ennesima volta danni e vittime, l’episodio più grave si è verificato a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta dove un madre e figlio risultano dispersi dopo l’esondazione di un torrente.
Gli eventi atmosferici estremi rappresentano da un po’di anni a questa parte, episodi che non riguardano non solo la regione Campania, ma l’intero Paese e gran parte del mondo: periodi di siccità estrema intervallati da fenomeni pluviometrici intensissimi che anni fa avremmo visto solo nelle zone tropicali del pianeta.
L’origine di questi eventi è da ricercarsi nel cosiddetto cambiamento climatico, nel suo complesso uno stravolgimento dell’equilibrio naturale che fino a pochi anni fa ha sorretto il nostro habitat, e che sembra essere stravolto da una serie di eventi di natura controversa, il dibattito riguarda sia chi li considera facenti parte del ciclo naturale delle cose, e chi da la colpa a fattori antropici, in particolare alle eccessive emissioni di CO2 nell’atmosfera, alla deforestazione massiccia ed altre attività umane considerate dannose.
Per porre argine a questi stravolgimenti sarebbe opportuno che i governi nazionali e sovrannazionali innanzitutto ponessero degli argini veri agli Stati che con la loro opera scellerata contribuiscono ad inquinare e fare danni di grosso calibro, mentre istituzioni minori potrebbero e dovrebbero semplicemente adottare misure più attuabili nel breve periodo.
Tragedie come quella di Quindici e Sarno nel 1998 non hanno insegnato nulla, lasciando intendere che episodi del genere non si sono ripetuti per pura fortuna, ma molto probabilmente ai nostri amministratori non importa di tutto ciò visto che da queste cose non si trae profitto economico, preferendo optare per eventi che altro non fanno che distrarre i cittadini dalle vere necessità.