Quando il passaggio dall’adolescenza all’età adulta avviene in maniera traumatica.

La straordinaria capacità di immedesimazione dell’autrice, la sua accurata ricerca dei fatti narrati, accompagnate da uno stile unico, diretto, glabro e a tratti poetico hanno fatto del testo L’età fragile, edito e pubblicato nel novembre del 2023 da Einaudi, un’opera dirompente, vincitore del Premio Strega 2024.

Donatella Di Pietrantonio al pari di un’attrice da Oscar è riuscita a calarsi in una delle coprotagoniste di un dramma consumatosi ai piedi della Maiella in Abruzzo, ricostruendone dopo numerosi anni, le dinamiche dei fatti accaduti e i profili delle varie persone coinvolte, al pari di un abile detective.

 La narrazione avviene secondo un andamento sinuoso a spirale in cui il passato ed il presente si rincorrono rapidamente e compiutamente, al punto da tenere sempre desta l’attenzione del lettore fino alla fine, quando, quasi per incanto, si assiste al preludio, quasi paradisiaco di un concerto, tenutosi il giorno innanzi il fatto di cronaca narrato proprio nel luogo dei due omicidi. L’autrice attraverso l’abile e disinvolto uso dei vari tipi di discorso riesce a rendere la vicenda ancora pulsante e dolente.

La storia si snocciola attraverso un tempo dilatato in cui il flusso di coscienza dell’io narrante colloca i personaggi coinvolti nel dramma, che determina così il brutale passaggio dall’adolescenza all’età adulta delle protagoniste.

Durante un’escursione notturna al termine di una vacanza in campeggio due ragazze vengono barbaramente uccise ed una terza, Doralice, riesce a salvarsi, mentre un’amica cara di quest’ultima, Lucia, per mera coincidenza non partecipa all’uscita sotto le stelle.

La sconvolgente esperienza dilania l’esistenza dell’unica sopravvissuta, che si trasferisce in Canada per sempre e lontano dal luogo della vicenda, mentre Lucia racconta la sua vita problematica nella quale si incastonano i destini dei suoi genitori, legati indissolubilmente al territorio alpestre della montagna, e di sua figlia Amanda, la cui inquietudine sembra essere sospesa al duplice omicidio  del quale la madre non le ha mai parlato.

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