Ad un mese dalle elezioni si rinnovano le promesse elettorali mai mantenute nelle precedenti campagne
Politica e dintorni – Aumento degli stipendi, abbassamento delle tasse, sicurezza e diritti civili.
Sono questi e molti altri i temi ricorrenti in questa campagna per le elezioni politiche aperte le candidature, che risulta infuocata non solo per i temi affrontati ma anche per l’insolito periodo in cui essa si svolge.
Su alcuni di questi, come diritti civili, politiche immigratorie, droghe leggere, ricorso al nucleare e collocazione in campo estero dell’Italia i vari leader si scontrano, su altri quali aumento di stipendio dei lavoratori, freno all’inflazione galoppante, riduzione del cuneo fiscale, aumento dei posti di occupazione e stabilità del rapporto lavorativo invece gli stessi politici sembrano viaggiare su una linea comune.
Parliamo di promesse elettorali mai mantenute perché gran parte di queste non sono altro che riproposizioni dei precedenti programmi elettorali, spesso ultraventennali, promesse che risultano sempre allettanti alla maggioranza del corpo elettorale, allettanti perché vista la situazione economico-sociale italiana fanno leva sui bisogni essenziali degli italiani, ma di fatto alcune di esse appaiono al limite della legalità e della moralità.
Talune di queste proposte in fin dei conti si rivelano dei veri e propri specchietti per le allodole, difatti seppur nell’immediato risultano convenienti agli occhi degli elettori, rivelano degli effetti collaterali molto pericolosi sia per i singoli che per la comunità, e che costringono chi governerà in seguito a manovre correttive molto drastiche ed impopolari.
Vi sono poi delle promesse che legge alla mano, risultano letteralmente impossibili da mantenere e vengono utilizzate per attingere voti dalla fetta di elettorato meno istruita, la quale molte volte risulta la maggioranza, fondamentale in un sistema democratico dove vince chi ottiene più voti.
Ultimo tipo, ma non meno importante, è quello delle promesse che non saranno mantenute poiché una volta realizzate faranno venire a meno delle diverse necessità delle persone, ovvero l’essenza stessa della campagna elettorale.
L’invito più auspicabile rivolto ai cittadini sarebbe quello di non accettare tutto ciò che viene proposto come un dogma, ma anzi a mettere in discussione ogni singolo punto dei singoli programmi elettorali, e per ciò che concerne i vari candidati ad essere più realisti al fine di recuperare credibilità agli occhi della collettività.