Libri – “Le mani della Madre” per celebrare la “Festa della Mamma”, dell’autore Massimo Recalcati, mi sembra un ottimo spunto per indagare sulla bellezza e il profondo significato della figura della mamma.
M’interessava questo titolo scritto da uno psicanalista uomo (che ha indagato a lungo altrove anche la figura del padre, in verità) che porta come sottotitolo «desideri, fantasmi ed eredità del materno». L’autore analizza il significato dell’essere madre oggi e l’ambivalenza del concetto madre e donna assunto nella società contemporanea.
Massimo Recalcati volge lo sguardo alla madre, andando oltre i luoghi comuni, anche di matrice psicoanalitica, che ne hanno caratterizzato le rappresentazioni più canoniche. Attraverso esempi letterari, cinematografici, biblici e clinici, questo libro racconta i volti diversi della maternità mettendo l’accento sulle sue luci e le sue ombre. Non esiste istinto materno; la madre non è la genitrice del figlio; il padre non è il suo salvatore- afferma Recalcati-
La generazione non esclude fantasmi di morte e di appropriazione, cannibalismo e narcisismo; l’amore materno non è senza ambivalenza. L’assenza della madre è importante quanto la sua presenza; il suo desiderio non può mai esaurire quello della donna; la sua cura resiste all’incuria assoluta del nostro tempo; la sua eredità non è quella della Legge, ma quella del sentimento della vita; il suo dono è quello del respiro; il suo volto è il primo volto del mondo.
L’Autore procede calmo, in una prosa semplice ma rigorosa, con un linguaggio più poetico che psicologico, illustrando e abbellendo le sue riflessioni con un nutrito corpo teorico composto non solo della lettura di psicologi e psicoanalisti ma di letture di romanzi e di un fitto numero di films, allontanandosi volutamente dai tecnicismi, in uno stile che è parallelo allo spirito del libro. L’impressione che si ha leggendo il libro, è che Recalcati si sia avvicinato alla questione materna quasi per un senso di pudore oppure di rispetto. Il suo approccio è esaustivo ma delicato.
Il libro è strutturato in maniera classica, in tre grandi capitoli: Il desiderio della madre, L’ombra della madre e per ultimo, L’eredità della madre. Uno dei maggiori pregi del libro, a parere di esperti, sta nelle molteplici declinazioni cliniche che correlano le premesse teoriche. In questo modo, il pensiero filosofico prende corpo, si materializza attraverso i fantasmi e i racconti.
Una lettura impegnativa, senza dubbio, ma esplorativa. Lo consigliamo a chi desidera indagare aspetti meno superficiali e scontati sulla figura della mamma, che di per sé riveste un’importanza e una complessità non superficiale e non scontata.
Auguri mamme!