Prima gatta da pelare per Laura Nargi: crisi in vista a causa delle continue interferenze dell’ex Sindaco Gianluca Festa
Politica e dintorni – Laura Nargi, il nemico è alle porte, o meglio in maggioranza, l’ex sindaco Gianluca festa e il suo gruppo consiliare giocano il ruolo dell’opposizione.
L’amministrazione Nargi che sembrava nascere sotto i migliori auspici vista una maggioranza che appariva solida e coesa nei confronti del neo sindaco, in realtà rischia di partire con il piede sbagliato, riportandoci ai fasti di Paolo Foti, il cui mandato è stato segnato da continui rimpasti di Giunta dovuti a frizioni interne, al quale Foti non è mai riuscito a venirne a capo.
Dal C’eravamo tanto amati con cui a giugno festa ed il suo gruppo ha supportato in campagna elettorale Laura Nargi, emblematica e l’immagine di Gianluca festa agli arresti domiciliari che festeggia la vittoria dell’ex vicesindaco mostrando il cuore alle telecamere accorse sotto casa sua, visto che in quel periodo era ancora agli arresti domiciliari, e la revoca del provvedimento sembra averlo rinvigorito in vista di una sua riscossa e vendetta nei confronti della magistratura che a sua detta gli avrebbe rubato la fascia.
In un appuntamento pubblico a Solofra Gianluca festa aveva dichiarato che i le decisioni dei magistrati avellinesi relative al processo Dolce Vita gli avevano impedito di prendere parte all’ultima campagna elettorale, vedendo sfumato il sogno di essere riconfermato alla guida del Comune di Avellino, ed essere convinto di uscire innocente dal processo, proprio in settimana sono state depositate le motivazioni della Cassazione con cui si ribadiva l’inutilità degli arresti domiciliari, ma allo stesso tempo vengono considerate legittime ai fini processuali le intercettazioni telefoniche contestate.
Tornando a palazzo di Città, le intemperanze dei gruppi consiliari cristiani hanno fatto in modo di rallentare alcune operazioni nella Commissione bilancio portando alle dimissioni di due consiglieri.
Il rischio di vedere un’altra esperienza in stile Paolo Foti, un lustro in cui si sono susseguite, decine di assessori diversi e continue minacce di dimissioni mai è confermate sarebbe il colpo di grazia per il capoluogo in un momento così delicato.