Dopo l’ok del Provveditorato alle opere pubbliche Avellino vede la luce din fondo al tunnel, ieri l’apertura del sottopasso.

Politica e dintorni – “E luce fù!”, il versetto tratto dalla Genesi e il più esplicativo per rendere l’idea di cosa abbia rappresentato il tunnel di Piazza Garibaldi per la città di Avellino.

Dopo 17 interminabili anni dall’inizio del cantiere, molti dei quali l’opera è rimasta ferma a causa di un mosaico di pasticci progettuali e parapiglia burocratici degni delle 12 fatiche di Asterix, finalmente c’è stato il taglio del nastro da parte dell’ex primo cittadino Gianluca Festa che ruba la scena all’attuale Sindaco Laura Nargi, episodio accolto da stampa e presenti con un mix di ilarità ed imbarazzo.

Il progetto originario che si deve allora amministrazione Di Nunno era stato pensato per bypassare l’intero traffico regolare da Piazza Kennedy facendo sbucare le auto sul Via San Leonardo, a corredo dell’opera era previsto anche la realizzazione di un parcheggio interrato in Piazza libertà, dove i cittadini avrebbero potuto lasciare le proprie vetture e risalire in superficie tramite un ascensore, quest’ultima parte del progetto fu stralciata dall’amministrazione guidata da Paolo Foti.

Da i due anni originariamente previsti per il completamento dell’opera ne sono passati quasi venti, in quasi due lustri si sono alternate varie imprese che si sono aggiudicate a ripresa i vari Lotti dell’intervento, hanno chiuso a causa dei ritardi accumulati decine di negozi che non hanno mai visto un’indennizzo adeguato al danno subito.

Tra restringimenti delle carreggiate e dei sensi di marcia, opere murarie che impedivano il naturale proseguimento del percorso e ritrovamenti di varia natura, da quella archeologica, a quella logistica, che hanno causato vari contenziosi con diversi enti, l’amministrazione Nargi, la precedente guidata da Gianluca festa, sotto le direttive della loro commissario prefettizio Giuseppe Priolo sono riuscite nell’impresa di inaugurare questa opera che si spera nel tempo riesca a snellire e decongestionare il traffico cittadino nel centro città e conseguentemente anche le emissioni di polveri sottili, altra piaga di cui ha sofferto Avellino negli ultimi anni.

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