L’Irpinia si riappropria dell’acqua: Accordo storico tra Regione Campania e Regione Puglia, l’Irpinia si riappropria dell’acqua regalata ai nostri vicini
Politica e dintorni – L’Irpinia dopo decenni di regalie si riappropria dell’acqua, decisiva la mediazione della Regione Campania.
Sabato 10 settembre 2022 si è tenuta a Palazzo Caracciolo, sede della Provincia di Avellino un’importante conferenza stampa dove sono stati esposti i principali punti dell’accordo relativo alla rimodulazione del servizio idrico tra Alto Calore ed Acquedotto Pugliese.
All’incontro erano presenti il vicepresidente della Regione Campania nonché assessore all’ambiente Fulvio Bonavitacola, insieme a lui erano presenti il presidente ed il direttore dell’Ente Idrico Campano Luca Mascolo e Vincenzo Buongiorno.
Il recente accordo tra Regione Campania, Ente Idrico Campano e Regione Puglia segna un punto di svolta per la redistribuzione delle risorse idriche, da tempo era in atto un’autentica sperequazione nella gestione di questo bene prezioso per tutti ma non sempre sufficiente per soddisfare le esigenze di tutti i cittadini.
La Puglia si rifornisce dell’acqua irpina dal lontano 1915, ma la legge Galli dal 1994 decretò che determinati accordi dovessero essere stretti tra la amministrazioni regionali, cosa che finora non era mai accaduta.
Precedentemente al recente patto siglato tra le due regioni era stato previsto che agli abitanti della Puglia fosse erogato il 75% della portata d’acqua al secondo con evidente svantaggio per gli abitanti dei comuni irpini, oltre a questo non sono mai stati previsti dei ristori ambientali atti a riequilibrare questo svantaggio patito.
D’ora in avanti su un flusso di 1200 metri cubi di acqua al secondo si arriverà gradualmente ad erogare 800 litri ai comuni gestiti da Alto Calore, il restanti litri rimarranno a disposizione di quelli gestiti da Acquedotto Pugliese ed un ristoro pari a 6 centesimi a metro cubo destinato all’acqua trasferita alla Puglia.
In attesa degli urgenti interventi di ristrutturazione delle reti fatiscenti che perdono oltre il 50% dell’acqua erogata dalle sorgenti di Cassano Irpino si può solo sperare che d’ora in poi i cittadini irpini possano soffrire sempre meno disagi specie nei mesi estivi.