Quale miglior modo per raccontare la musica, se non intervistando i suoi principali attori in 5 domande.
Questa “rubrica nella rubrica” resta con le bacchette in mano ma si sposta a Casanova di Carinola (Ce) per raccontare, in 5 domande, il batterista ed insegnate Augusto Bortoloni.
Augusto chi sei, parlaci di te?
Sono un uomo innamorato dell’arte.
Amo la musica, la batteria, e gli strumenti etnici quali udu, djembè, didgeridoo, darbuka.
Come è iniziata la tua passione per la musica?
Consumando le audiocassette di mio padre sin da bambino, ascoltavo Pink Floyd, Queen, Bryan Adams, America, Beatles.
Con alcuni zii collezionisti ho cominciato un ascolto ancora più intenso di artisti come Led Zeppelin, Deep Purple, Jethro Tull, Jeff Buckley.
In seguito grazie ad MTV ho scoperto i grandi gruppi dei ’90 e ho cominciato a comprare i miei primi dischi nei negozi, Smashing Pumpkins, RHCP, Blur, NIRVANA, Skunk Anansie, Pearl Jam, REM, e cosi via.
Qual è stato il tuo percorso e quali avvenimenti importanti ci vuoi raccontare?
È stata la batteria a scegliermi.
Mi trovavo in un parco e un artista di strada montò in una manciata di secondi una batteria a ‘’matrioska’’ io rimasi ipnotizzato da quel suono e volli subito una batteria.
Dopo pochi mesi ero seduto davanti alla mia prima ‘’bimba’’ che ha visto muovere i miei primi passi soprattutto con lo studio grazie al mio primo insegnante e da lì ho cominciato con le prime garage band.
Dopo il liceo andai a Roma per Studiare al SLMC con Claudio Mastracci, Davide Piscopo e tanti altri, successivamente con Ettore Mancini per 4 anni, all’epoca suonavo con un gruppo PRO ma abbandonai per un imbarco su MSC crociere.
Tornato in Campania cominciai a suonare con diverse band di professionisti.
Il primo lavoro importante arrivò con Sasha Torrisi dei Timoria poi con Gianni Nazzaro, Rita Forte e in seguito dal 2016 lavoro con Ivana Spagna.
Nel frattempo ho lavorato in teatro con Lello Arena e Giorgia Trasselli e mi è capitato di suonare con Tony Esposito ed Ernesto Vitolo in un memorial ‘’Pino Daniele’’.
Progetti futuri?
Porterò a livelli sempre più alti la mia competenza didattica partendo in primis dalla mia Drum School relazionandomi ovviamente anche ad altre realtà e portando in giro le mie clinic e masterclass.
Sui progetti musicali TOP SECRET.
Endorser, insegnante e turnista, un vero musicista a 360 gradi. Ma quale consiglio o dritta ti senti di dare alle nuove generazioni di musicisti?
Intanto ringrazio la UFIP e la ROLL’em per il loro supporto.
Un consiglio che posso dare: ascoltate tantissima musica, perseveranza, pazienza, spirito di sacrificio e soprattutto non pensare subito al guadagno ed alla fama.