Il ritorno delle musicassette. Dopo il vinile è il loro momento e la nostalgia gioca un ruolo fondamentale nell’industria musicale globale.
Hi-Tech – Dopo il vinile è il momento delle musicassette. La nostalgia sta di nuovo giocando un ruolo fondamentale nell’industria musicale globale. Il ritorno del vinile è stato uno tsunami che ha travolto completamente lo scenario musicale internazionale. E le musicassette, audiocassette o cassette audio – che dir si voglia – sembrano non essere da meno.
Un dato su tutti: da poco tempo Amazon le ha aggiunte nel proprio menu tra i formati in cui è possibile acquistare i prodotti musicali. Ma, più in generale, dopo essere state sostituite prima da CD e successivamente da musica in formato digitale, nel 2016 hanno fatto registrate un aumento delle vendite del 74 per cento.
Il fascino delle musicassette, oltre a colpire band indipendenti, ha recentemente spinto gruppi famosi ad utilizzarle: i Pearl Jam hanno ripubblicato un demo tape dell’album Ten; i Radiohead per i 20 anni di Ok Computer hanno inserito nella Boxed edition anche un mixtape su cassetta C90 compilato dalla band e tratto dagli archivi delle session e dai demo tapes dell’album originale; I Goldfrapp, oltre alle versioni su cd, vinile e download digitale, hanno reso disponibile l’album Head first anche su nastro analogico. Così ha fatto anche l’idolo dei teenager Justin Bieber con Purpose e pure Kanye West con Yeezus. Questo solo per elencarne alcuni.
Che cosa sono le musicassette?
Se appartenete a una generazione precedente alla Gen Z sicuramente saprete cosa sono le audiocassette. Ma per chi non ha vissuto il trapasso tra il vecchio e il nuovo millennio le musicassette sono degli oggetti nuovi, sconosciuti.
Innanzitutto partiamo dal nome. Il nome più comune è musicasetta ma si può chiamare anche audiocassetta, cassetta audio, cassetta a nastro o cassetta magnetica. Si tratta di un dispositivo a memoria magnetica, che memorizza dati e informazioni in sequenza su nastro magnetico. È composta da due bobine, racchiuse in un contenitore di materiale plastico, che raccolgono il nastro magnetico utilizzabile su ambo i lati (generalmente identificati come lato A e lato B) per registrare o riprodurre materiale sonoro.
La vera particolarità, ossia ciò che davvero ne ha ritagliato un piccolo spazio nel cuore di chi ha vissuto la loro epoca, è che per la prima volta hanno offerto la possibilità di registrare le proprie canzoni preferite per ascoltarle ogni volta che si vuole, per realizzare delle compilation personalizzate, spesso da regalare a persone care per dare un po’ della nostra persona e dire chi siamo, oppure per le sessioni di duplicazione tra amici che si dividevano i dischi originali da doppiare.
Ma con l’avvento di CD e poi ancora di più dei supporti digitali, sembravano ormai del tutto scomparse. Ma al cuore non si comanda. E allora ecco che i dati ci dicono che nel 2020 questo affascinante reperto è stato venduto il 120 per cento in più.
Come ascoltare le musicassette?
Ovviamente per l’ascolto di musicassette, come per tutti i supporti analogici, c’è bisogno di un’elettronica apposita. Come il vinile ha il giradischi, le musicassette hanno un riproduttore di cassette, detto lettore di cassette, mangianastri, mangiacassette, piastra a cassette o registratore a cassette (se dotato di funzione di registrazione). Soprattutto il walkman, che all’epoca, proprio insieme alle cassette, ha rivoluzionato la fruizione della musica: il walkman semplicemente è il nonno dell’iPod, ossia l’oggetto che per primo ha permesso di girare per strada con i cuffioni sulle orecchie e ascoltare la propria musica.
La produzione di queste elettroniche sembrava ormai superata ma ad oggi ci sono tante aziende che hanno iniziato a produrre e vendere di nuovo queste apparecchiature. E oggi su Amazon è possibile trovare svariati lettori di cassette, per tutte le tasche e di tutte le qualità.