Benessere – Ma, qualcuno di noi, ricorda ancora il caro e vecchio raffreddore? Purtroppo, ahinoi, il COVID ci ha allontanati da quelle che sono le malattie più comuni creando, ultimamente, una certa “psicosi” riguardante i suoi sintomi e l’utilizzo sfrenato e spesso, senza senso, dei tamponi nasali.
Ma cos’è il raffreddore comune? Il raffreddore comune è un’infezione virale delle mucose del naso, della gola e dei seni paranasali. E’ tra le malattie più frequenti ed è causato da diversi virus come il RINOVIRUS, ADENOVIRUS, CORONAVIRUS (proprio come il COVID-19) anche se, proprio al rinovirus dobbiamo la maggior parte dei casi di infezione.
Come si diffonde? In generale se entriamo in contatto, attraverso le nostre mani, con le secrezioni nasali del soggetto infetto, oppure respirando l’aria contenente goccioline proveniente da tosse o starnuti di
soggetti infetti.
Quali sono i sintomi? Le tempistiche della comparsa dei primi sintomi vanno da uno a tre giorni dopo aver contratto l’infezione. Spesso, i primi sintomi sono:
- Gola irritata o mal di gola,
- Naso chiuso,
- Starnuti e naso che gocciola,
- Sensazione di malessere,
- Talvolta febbre (non elevata),
- Tosse.
Tutti questi sintomi scompaiono dopo 4- 10 giorni anche se, per i soggetti che sviluppano la tosse, questa
può durare anche alcune settimane. Possono apparire alcune complicanze invece come ASMA (nei soggetti che ne sono affetti), infezioni batteriche dell’orecchio medio (otite) e dei seni paranasali (sinusite). Nel caso però si dovessero sviluppare sintomi più gravi come febbre alta, grave cefalea, problemi di respirazione, e dolore toracico allora sarà il caso di approfondire la diagnosi attraverso esami specifici perché, questi sintomi, non fanno parte del comune raffreddore.
Come si previene e come si cura? Poiché sono molteplici i virus che possono provocare il raffreddore e che questi, poi, subiscono rapide modifiche nel tempo, non esiste ancora un vaccino efficace ma possiamo prevenire ed evitare la diffusione seguendo piccole e semplici regole da sempre valide ma, ritornate “da prassi” a causa del covid:
- Lavarsi frequentemente le mani sia i soggetti influenzati che chi convive con loro,
- Starnutire e tossire nel fazzoletto,
- Chi sviluppa sintomi dovrebbe dormire isolato,
- Evitare di frequentare luoghi pubblici (lavoro, scuola, palestre, etc…),
- Pulire le superfici.
Le metodiche per curare un raffreddore sono varie. Possiamo praticare i classici suffumigi, stare al caldo e riposare, bere molti liquidi, tutte pratiche utili ma di scarso effetto. Piuttosto, seguendo il parere del nostro medico, possiamo utilizzare i classici farmaci da banco, a seconda della gravità del nostro raffreddore, come:
- Decongestionanti per aprire le vie aeree,
- FANS farmaci antinfiammatori non steroidei per alleviare i dolori,
- Sciroppi fluidificanti (tosse grassa) oppure sedativi (tosse secca),
- Antistaminici (principalmente per soggetti allergici).
Queste cure andrebbero sempre prescritte da un medico perché, ognuna di loro, se protratta per troppo tempo, potrebbe causare effetti collaterali spiacevoli.
Alcune piccole curiosità? Sfatiamo alcuni miti:
- prendere freddo non causa il raffreddore ne predispone il soggetto a prenderlo,
- tonsille ingrossate o adenoidi non sono causa di raffreddore,
- gli antibiotici non servono per il raffreddore,
- la vitamina C oppure il consumo di agrumi non prevengono il raffreddore,
- l’echinacea (pianta usata per infezioni nasali) ed i preparati allo zinco hanno efficacia minima.
Come possiamo vedere, sia il raffreddore comune che il COVID -19, essendo entrambi coronavirus, hanno gli stessi metodi di trasmissione e le stesse metodiche di guarigione, salvo le dovute complicazioni per entrambi. Ma, prima di avviare qualsiasi indagine oppure arrivare a conclusioni errate, cerchiamo sempre il parere di un medico per poter agire così in maniera corretta e prevenire complicazioni.