Il Fintech e come si sta evolvendo: una panoramica sulla realtà dell’industria finanziaria e sui servizi, sempre più agganciati alle nuove tecnologie digitali.
Hi-Tech – Il settore Fintech abbraccia tutte quelle realtà dell’industria finanziaria che offrono i propri servizi attraverso le nuove tecnologie digitali e deve il proprio nome alla crasi tra le parole “Finance” e “Technology”.
Nello specifico, sentiamo spesso parlare di startup Fintech-Fin e Fintech-Tech: le prime si focalizzano su uno o più servizi finanziari e cercano di ottimizzarli tramite l’utilizzo di strumenti digitali; mentre le seconde partono dallo sviluppo di una specifica tecnologia digitale che viene poi applicata al settore finanziario (spesso non solo). Si tratta, in pratica, di due punti di partenza diametralmente opposti.
Il trend Fintech
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescita delle startup che basano il proprio core business sui servizi Fintech; trend che ha subito un’impennata con l’acuirsi dell’emergenza sanitaria.
Negli ultimi due anni, infatti, il numero dei consumatori italiani che ha interagito con la propria banca tramite canali digitali è aumentato a livelli esponenziali.
Il digitale sta iniziando, dunque, ad entrare in maniera sempre più decisa nelle abitudini dei consumatori e delle imprese italiane, anche in ambito finanziario e assicurativo.
Quali sono i 5 trend del settore Fintech?
Come detto, il Fintech continuerà la sua parabola crescente, andando via via a consolidarsi nel mercato italiano e non solo.
Nello specifico, vediamo quali sono i 5 trend verso i quali sta precedendo in maniera spedita questo settore.
La crescita dell’open banking
Dal 2019 in Europa il numero di aziende terze parti che, tra i propri servizi possono annoverare quelli di Account Information e Payment Initiation è schizzato a un +300%, con acquisizioni in ambito Open Banking per un valore totale di circa 2 miliardi di euro nell’ultimo anno.
Da questo punto di vista l’Italia si trova ancora in posizioni defiliate, con i suoi 13 Providers di terze parti attivi nel settore.
la Spid per nuovi servizi abilitati dall’identità digitale
In Italia l’accesso tramite Spid è utilizzato da circa il 40% delle persone che ne hanno diritto, con un orizzonte in netta espansione; basti pensare a tutti i servizi finanziari che presto si serviranno dell’identità digitale.
Secondo il Report di CBI, Digital ID & Onboarding è con il 64% il principale servizio sul quale le banche italiane intendono puntare nel 2022.
la crescita del BNPL (Buy Now Pay Later)
Pagare a rate? Se questa alternativa fino a poco fa era applicabile unicamente all’acquisto di servizi e prodotti negli store fisici, adesso riguarda anche i pagamenti digitali.
Non solo, ma questa modalità è destinata a crescere in maniera vertiginosa: il fenomeno ha superato quota 90 miliardi di dollari nel 2020 e si prevede che raggiungerà i 3mila miliardi di dollari entro il 2030.
E l’Italia? Da noi è atteso un incremento del 28,6% tra il 2021 e il 2028, nonché lo sviluppo di servizi “complementari” come, ad esempio, le forme di finanziamento che sostengano la spesa.
Il vertical banking
Considerando l’evolversi del settore digitale, ci sono nuove e numerose prospettive che ci attendono. Ad esempio, grazie al Banking as a Service, le nuove banche digitali prevedranno nuovi servizi dedicati a quelle nicchie attualmente poco considerate, come il teenage banking.
Intelligenza artificiale contro le frodi online
In un mondo che corre in maniera sempre più veloce verso la digitalizzazione, la cybersecurity è diventata un argomento molto discusso. Infatti, solo durante la prima metà del 2021, i tentativi di frode digitale sono aumentati del 150% a livello globale.
L’intelligenza artificiale avrà un ruolo di fondamentale importanza nel ridurre l’incidenza delle frodi e nel mantenere i dettagli finanziari dei clienti al sicuro.