Amministrative, regna ancora l’incertezza per la scelta del candidato sindaco, il campo largo avellinese come Penelope fa e disfà la tela.
Politica e dintorni – Avellino, la data delle elezioni si avvicina, il campo largo avellinese come Penelope, ogni giorno si rinvia a quello successivo per la scelta l’annuncio del candidato sindaco.
Pizza, Petracca e soci, data la loro formazione umanistica si sono ispirati ad Omero, ed in particolare al personaggio di Penelope, la quale per rimandare il più possibile il matrimonio con dei proci, che da anni speravano nel non ritorno di suo marito Ulisse, promise di scegliere il futuro marito al momento in cui avrebbe terminato di tessere la sua tela, la stessa Penelope per prendere tempo, ogni notte scuciva il lavoro svolto durante il giorno in modo da non prendere mai la decisione, sperando di conseguenza nel ritorno del congiunto.
Allo stesso modo, i vertici del campo largo irpino, dopo il clamoroso dietrofront dell’avvocato Benny de Maio, il quale aveva già fiutato l’aria da saloon in stile western, ha deciso di ritirarsi dalla corsa per Palazzo di città, nonostante il suo nome fosse stato ufficializzato già a gennaio, e quindi con largo anticipo rispetto agli altri schieramenti in campo, da li in poi è cominciato il toto sindaco dove ogni giorno è stato annunciato nome nuovo, nome che puntualmente è saltato per via della moltitudine di frizioni interne alla coalizione.
Da qualche settimana a questa parte sembra essere stata trovata una comunione di intenti su Antonio Gengaro, ex Consigliere comunale e vice Sindaco, ma come avvenuto nel recente passato, il motto del centro sinistra sembra non cambiare, e recitare “anche oggi si decide domani”, probabilmente alla fine a tutti i componenti del campo largo converrà darsi un pizzico sulla pancia per non incorrere in un altro clamoroso rifiuto in questa frastagliata corsa al candidato.