Libri – I tre giorni di Pompei” scritto da Alberto Angela, del 2016 edito da Rizzoli. Per scoprire cosa accadde in quel fatidico 79 d.C.
Il Libro.
Alle 13 del 24 ottobre del 79 d.C, un venerdì qualunque a Pompei, dal vicino Vesuvius si sprigiona una quantità di energia pari a cinquantamila bombe atomiche. Un diluvio ustionante di ceneri e gas, che in venti ore soffoca Pompei sotto sei metri di pomici. Dopo molti anni trascorsi a studiare la zona vesuviana, Alberto Angela ricostruisce come in un film le ultime ore di personaggi storicamente esistiti. Un libro dettagliatissimo e ricco di illustrazioni, aggiornato agli studi più recenti, per rivivere la più spettacolare tragedia del mondo antico.
Alberto Angela ripercorre le ore della tremenda eruzione del 79 d.C., che distrusse le citta’ di Pompei, Ercolano, Oplontis, Boscoreale, Terzigno e Stabia.
Il libro racconta la tragedia non attraverso le vittime, ma attraverso i ‘sopravvissuti’ o i ‘forse sopravvissuti’, come l’autore li definisce.
Perche’ da lunghe e scrupolose indagini furono almeno sette i sopravvissuti dell’eruzione! Attraverso di essi, attraverso le loro testimonianze, e’ stato possibile ricostruire perfettamente il tenore di vita a Pompei, le abitudini, le usanze, la quotidianità’.
Un affascinante viaggio nella Pompei di allora, per avere un’idea di cosa significasse vivere a Pompei in quei giorni, poco prima di essere travolta da una delle piu’ colossali tragedie della storia.
Il libro, accanto ai superstiti, parla di persone vere, realmente vissute, riportandone i nomi, l’eta’, il mestiere e addirittura dove abitavano e, attraverso di esse, ripercorre la loro vita scandita ora per ora, ricca di particolari e dettagli che ci restituiscono un quadro reale della vita a Pompei in quel tempo.
Da studiosa di storia dell’arte e avendo avuto l’onore di lavorare all’interno di un sito come quello di Pompei, l’articolo vuole commemorare quel tragico evento che ha reso immortale ed eterna la citta’ e la storia di Pompei.
Mi sono pertanto attenuta alla tesi tradizionale che indica la data dell’eruzione del 79 d.C. nel giorno del 24 agosto. Alberto Angela, nel libro, segue invece la versione ’autunnale’ del 24 ottobre del 79 d.C., spostandola cosi’ di due mesi.
Poco importa. Quello che conta e’ riportare ricordare e, di tanto in tanto, riportare alla luce quell’immenso e affascinante mondo che fu Pompei, cosi’ come iniziarono a fare i Borbone in quel 1738 per opera e volere di Carlo di Borbone.
Da allora Pompei continua a regalarci sempre nuove e continue scoperte, per comprendere sempre di piu’ la sua grandezza.
Per approfondimenti:
vai al sito degli scavi di Pompei