Editoriale – In meno di due settimane (il 30/08/2022 e il 08/09/2022) sono a venuti a mancare due grandi riferimenti dello scenario politico europeo e mondiale Michail Sergeevič Gorbačëv e la regina Elisabetta.
Due mondi diversi, due culture a confronto, due personaggi noti ed influenti e per certi aspetti similari.
Michail Sergeevič Gorbačëv, nato il 02/03/1931 spesso traslitterato anche come Mikhail Gorbachev o Gorbaciov è stato un politico sovietico, dal 1991 russo. Ultimo segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1985 al 1991, fu propugnatore dei processi di riforma legati alla perestrojka e alla glasnost’, e protagonista nella catena di eventi che portarono alla dissoluzione dell’URSS e alla riunificazione della Germania. Artefice, con la sua politica, della fine della guerra fredda, fu insignito nel 1989 della Medaglia Otto Hahn per la Pace e, nel 1990, del Nobel per la pace. Dopo il diploma fu ammesso alla facoltà di giurisprudenza dell’Università statale di Mosca dove si laureo nel 1955 e proseguì gli studi per corrispondenza, ottenendo una seconda laurea nel 1967 in economia agraria presso l’Università statale di agraria di Stavropol’. In questo periodo si iscrisse al Partito Comunista dell’Unione Sovietica e incontrò la futura moglie Raisa Maksimovna Gorbačëva, che sposò il 25 settembre 1953 e con la quale visse da allora fino alla morte di lei nel settembre 1999; da lei nel 1957 ebbe la loro unica figlia, Irina Michailovna.
Negli anni settanta si trasferì a Mosca dove inizio la sua carriera politica. La sua posizione all’interno del PCUS generarono più occasioni di viaggi all’estero, che divennero sempre più frequenti e influenzarono sempre più profondamente il suo punto di vista politico e sociale riguardo alla conduzione del Paese. Nel 1975 aveva già condotto una delegazione nella Repubblica federale di Germania; nel 1983 guidò una delegazione sovietica in Canada. Il 13 giugno 1984 partecipò come delegato sovietico ai funerali a Roma del segretario del Partito Comunista Italiano Enrico Berlinguer. Nel novembre successivo fu annunciato il suo viaggio nel Regno Unito[12], che ebbe luogo il 16 dicembre 1984. L’11 marzo 1985 venne eletto Segretario Generale del PCUS, la carica più alta nella gerarchia di partito e del Paese.
Elizabeth Alexandra Mary, nata il 21/04/1926 è stata la regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth dal 1952 al 2022. Figlia maggiore del Duca di York, che in seguito diventerà re con il nome di Giorgio VI. Diventò regina alla morte del padre, il 6 febbraio 1952, quando aveva 25 anni, con l’incoronazione nell’Abbazia di Westminster. Durante il suo regno ha assistito a importanti cambiamenti tra i quali la devoluzione del potere nel Regno Unito, la vicenda del rimpatrio della costituzione canadese e la decolonizzazione in Africa con il rafforzamento del Commonwealth delle nazioni di cui è stata Capo. In quanto sovrana del Regno Unito, ha nominato 15 primi ministri; ancor più numerosi sono stati i primi ministri e i governatori degli altri stati membri del Commonwealth. Il suo regno, durato 70 anni e 214 giorni, è stato il più lungo della storia britannica, avendo superato il 9 settembre 2015 il record precedente detenuto dalla sua trisavola Vittoria,[7] e il secondo più duraturo della storia tra quelli storicamente accertati, dietro solo al regno del Re Sole, Luigi XIV di Francia.
La sua vita è stata caratterizzata da grandi iniziative, basti pensare che si unì al Servizio Ausiliare Territoriale (Auxiliary Territorial Service). Nel 1957 Elisabetta II si recò negli Stati Uniti, dove pronunciò un discorso dinanzi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite[64] in rappresentanza del Commonwealth. Tra gli anni ’60 e ’70, si assistette ad una accelerazione del processo di decolonizzazione in Africa e nei Caraibi. Tra gli anni ’60 e ’70, si assistette ad una accelerazione del processo di decolonizzazione in Africa e nei Caraibi. Negli anni 80 ci furono diversi episodi, anche spiacevoli che la videro protagonista (i colpi sparati a salve durante una sfilata nel 1981 e l’intrusione nelle sue stanze di un uomo nel 1982), tre sono stati i suoi giubilei memorabili: Argento, Diamante e d’oro.