Paura e tensione negli States dopo il fallito attentato a Donald Trump, gli Usa a rischio guerra civile necessitano di moderare i toni.
Politica e dintorni – Paura e delirio a Las Vegas, il titolo di un famoso film degli anni’90 dovrebbe essere riadattato a quanto successo nella giornata di sabato 13 luglio a Butler, nello Stato della Pennsylvenia, il fallito attentato a Trump ha riacceso in piena campagna elettorale il clima di guerra civile negli Usa.
Ad alimentare ulteriori tensioni sono state le numerose e gravi falle alla sicurezza, negligenze così evidenti che hanno portato al compimento di un gesto, ritenuto da una buona parte dell’opinione pubblica come l’azione di un cane sciolto, in quanto l’attentatore, il ventenne Thomas Mattew Crooks poi ucciso dalle forze di polizia presenti sul posto, abbia manifestato con un apposito video postato sui social il suo odio verso l’ex Presidente, ed abbaia messo in atto un vero e proprio piano per poterlo eliminare,
Lo stesso Crooks, avrebbe guidato per un’ora abbondante con un fucile automatico Ar-15, lo modello utilizzato per le numerose stragi compite nei licei statiunitensi e dell’esplosivo nascosto nella sua automobile, una volta salito sul tetto dell’edificio sarebbe poi stato notato da alcuni presenti ben 86 secondi prima che premesse numerose volte il grilletto per far fuoco contro Trump, finendo per uccidere un spettatore accorso all’evento insieme alla sua famiglia.
Nonostante tutti questi avvertimenti le forze dell’ordine presenti non hanno potuto o voluto fermare il ragazzo armato di fucile, contribuendo a dare ulteriore credito alla teorie cospirazioniste e complottiste portate avanti da Donald Trump, il quale continua a rivendicare la vittoria delle elezioni presidenziali del 2020, definendo la il trionfo di Biden come un gigantesco imbroglio perpetrato nei suoi confronti, e che nel giorno 6 gennaio 2021 ha portato al famoso assalto di Capitol Hill, per tentare di ratificare al Palazzo del Congresso la ratifica della vittoria di Biden.
Oltre a rivalutare nuovamente il tema sempre più ricorrente della diffusione delle armi negli Stati Uniti, occorrerà d’ora in poi cercare di moderare i toni affinché i giorni successi al 5 novembre, gli Usa a rischio guerra civile cancellino questa eventualità dalle pagine dei libri di storia.