Da qualche mese l’India sta vivendo un dramma nel dramma, alla pandemia Covid19 si è aggiunta anche un aumento nel numero di casi di mucormicosi, o più comunemente conosciuta come malattia del fungo nero
Salute – Con un tasso di letalità di circa il 50%, la mucormicosi è una patologia piuttosto rara, provocata da alcuni organismi dell’ ordine dei Mucorales. Le autorità sanitarie indiane parlano addirittura di una preoccupante epidemia , a causa dell’aumento dei casi negli ultimi mesi, infezione che trova terreno fertile tra le persone con basse difese immunitarie, soprattutto in persone che hanno già contratto il Coronavirus.
Cosa sono le infezioni fungine?
Le micosi, o infezioni fungine, sono il risultato di una colonizzazione a carico di un apparato dell’ organismo da parte di un fungo, un microrganimo invisibile all’ occhio umano, capace di crescere praticamente ovunque in natura.
In realtà ogni giorno entriamo in cotatto con qualche centinaio di microrganismi appartenenti alla famiglia dei miceti, ma il nostro corpo, fortunatamente, è capace di schierare delle difese adeguate a contrastare l’ attacco fungino. Le micosi opportunistiche approfittano della compromissione del sistema immunitario, pertanto, questo tipo di infezioni si manifestano in persone il cui sistema immunitario è indebolito, risultando molto aggressive, capaci di diffondersi rapidamente ad altri organi e spesso posso essere letali.
Perchè l’ India è stata colpita dal Fungo Nero?
L’infezione da fungo nero, è causato dalle specie Mucor, Rhizopus, Absidia e Cunninghamella, i quali crescono e proliferano all’interno e intorno ai vasi sanguigni. Più specificamente nella mucormicosi, il fungo viaggiando nel corpo invade i vasi sanguigni, compromette la circolazione, e quindi causa la morte del tessuto che viene raggiunto dal sangue in modo anomalo, il tessuto non irrorato adeguatamente dal flusso sanguigno di fatto diventa nero e necrotico, da qui ne deriva il nome fungo nero. Le zone più colpite sono la zona rinocerebrale, ovvero i seni nasali e il cervello, e la zona polmonare e gastrointestinale. L’infezione si manifesta con sanguinamento e secrezioni purulente dal naso, congiundivite e occhi gonfi, vista alterata, dolore nelle zone colpite e nei casi più gravi richiede la rimozione di occhi, naso e mascella per evitare che il fungo raggiunga il cervello.
In India sono state registrate circa 50.000 infezioni e 5.000 decessi da fungo nero in un lasso di tempo relativamente breve, probabilmente causate da un concatenarsi di cause. Tra le cause di questa enorme diffusone nei pazienti covid ritroviamo l’utilizzo in larga scala di farmaci steroidei, comunemente chiamati cortisoni, che se da una parte riducono l’infiammazione provocata dal nuovo coronavirus, dall’ altra abbassano notevolmente le difese immunitarie del paziente esponendolo al rischio di sovra-infezioni da altri agenti patogeni. Altra causa è la presenza di acqua contaminata utilizzata negli umidificatori delle bombole di ossigeno o negli impianti di ricircolo d’aria e condizionamento degli ospedali, nei quali il fungo trova l’ambiente ideale per prolificare al meglio.
Inoltre anche prima della pandemia da coronavirus l’ India già registrava tassi di infezioni da fungo nero molto alti rispetto agli altri paesi del mondo, situazione che è stata poi aggravata e accellerata dalle cause legate alla disastrosa situazione vissuta dall’ India a causa del Covid19.
Normalmente questo tipo di muffa, come già accennato, non è pericolosa per l’uomo ed è un microrganismo molto diffuso nell’ ambiente in cui viviamo esistono però dei fattori di rischio che portano ad essere suscettibili ad una possibile infezione.