Quale miglior modo per raccontare la musica, se non intervistando i suoi principali attori in 5 domande.
Questa “rubrica nella rubrica” resta in Irpinia per conoscere e raccontare Fioravante Cozzolino ed il suo BU2B Recording Studio.
1. Fiore chi sei, parlaci di te?
Mi chiamo Fioravante Cozzolino e sono un producer avellinese ho 30 anni ed amo scrivere musica a prescindere dal genere musicale.
La mia specialità è il pop rock elettronico.
2. Come è iniziata la tua passione per la musica/canto?
La mia passione per la musica è iniziata intorno ai 16 anni.
Ricordo che nel giro di amicizie eravamo tutti accaniti ascoltatori musicali e così per gioco iniziammo a chiederci come sarebbe stato prendere degli strumenti e iniziare ad emulare gli artisti che ascoltavamo come degli idoli.
Le nostre fantasie adolescenziali presero il sopravvento ed ognuno di noi prese il suo primo strumento musicale, nel mio caso la chitarra elettrica.
3. Quale è stato il tuo percorso e quali avvenimenti importanti ci vuoi raccontare?
Ho iniziato come musicista studiando la chitarra un po’ privatamente un po’ da autodidatta.
Dopo una lunga gavetta con varie band e nel periodo in cui facevo parte di una associazione che mirava a valorizzare la musica irpina “Jam Room”, mi sono appassionato anche ad altri strumenti in particolare al basso elettrico e alla batteria.
Nel frattempo sempre più band iniziavano ad includere il digitale nei propri live ed anch’io mi avvicinai a questo mondo e col passare del tempo è nata una vera e propria passione sia nel mixare che nel produrre e così un paio d’anni fa ho aperto uno studio di produzione audio/video ad Avellino, la BU2B Recording Studio.
4. Progetti futuri?
Oltre a mirare alla crescita del mio studio, in cantiere ho un album in fase di produzione con la mia band, il progetto “Adolf” insieme ad Adolfo Annecchiarico e Matteo Lionetti
Abbiamo già prodotto 3 inediti che faranno parte dell’album e che potete trovare online.
5. Fiore quanto e come è cambiato il mondo della produzione e registrazione musicale negli ultimi anni e cosa ne pensi?
Il mondo della registrazione e produzione ormai non è più come prima, quando ogni mix engineer aveva il suo banco e il suo metodo che non faceva trapelare a nessuno.
Oggi sia la produzione che la registrazione posso dire che sono mainstream.
Tutti possono registrare dalla propria cameretta, con qualche accorgimento e riuscire magari anche ad emergere esattamente come ha fatto Billie Eilish, registrando sotto le lenzuola.
Basta cercare online e con una buona dose di pazienza tutti possono trovare informazioni utili per addentrarsi in questo mondo.
La motivazione principale di questo massiccio cambiamento sta nel fatto che ormai la registrazione digitale e la tecnologia hanno reso tutto più consumer e non hanno quasi più nulla da invidiare ai vecchi banchi analogici, dico quasi perché al giorno d’oggi con qualche click è possibile emulare qualsiasi cosa che prima richiedeva tempo e spazio. Fortunatamente resta ancora non emulabile il calore del suono, quello ancora oggi credo sia l’unico difetto della registrazione in digitale.