Nessun colpo di scena riguardo l’inchiesta Dolce Vita, l’ex Sindaco Gianluca Festa verso il giudizio immediato
Politica e dintorni – Inchiesta dolce vita, il bocciata anche la nuova richiesta di revoca dei domiciliari, anzi i magistrati chiedono il giudizio immediato per l’ex primo cittadino del capoluogo.
Secondo la tesi dell’accusa Festa avrebbe messo in piedi il sistema volto ad ottenere una serie di favori personali di natura sia economica che politici già dal 2013, e che lo scorso aprile ha portato al suo arresto.
A partire da quella data sono emersi in maniera dettagliata la fitta rete di conoscenze personali e di sistemi volti ad alimentare le ragioni della Procura procedere a tale decisione, stesso provvedimento adottato per altri imputati del processo quali il consigliere comunale Diego Guerriero e suo fratello Fabio, oltre che alla dirigente comunale Smiraglia, per la quale la detenzione domiciliare è stata tramutata con l’interdizione dai pubblici uffici per un anno.
A quasi cinque mesi dall’arresto la posizione degli inquirenti sembra essersi assestata verso la conferma delle accuse rivolte già nelle frasi preliminari del Processo, e la richiesta di giudizio immediato per Festa in caso di condanna in via definitiva potrebbe significare la fine della sua carriera politica, carriera molto lunga passata tra i banchi di opposizione e maggioranza, in cui ha ricoperto le cariche di assessore all’ambiente, vice Sindaco, ed infine Sindaco nel giugno del 2019.
Il suo legale, l’avvocato Luigi Petrillo si dice ottimista riferendosi al giudizio del suo assistito, anche se è ricordare che ogni suo tentativo di revoca delle misure prese a carico di Festa non hanno sortito gli effetti sperati, e difficilmente la linea dell’accusa riuscirà ad essere attenuata.
Parallelamente al destino di festa è legato quello dall’attuale Sindaco Laura Nargi, destinataria di alcune misure più lievi a suo carico, i prossimi mesi ci diranno che quale sarà la sorte di Gianluca Festa e degli altri imputati.