Il sindaco di Avellino Gianluca Festa tra due anni tenterà il bis, con D’Agostino in Forza Italia bisogna capire se sarà a destra o a sinistra
Politica e dintorni – Avellino 2024 non è la data o il luogo delle prossime olimpiadi invernali, bensì l’anno delle elezioni amministrative nel capoluogo irpino, il sindaco Gianluca Festa tenterà il bis, ma visto il passaggio del suo mentore e principale sponsor politico Angelo Antonio D’agostino a Forza Italia bisognerà capire se a destra o a sinistra.
Questo dubbio amletico ha origini lontane e complesse, risalenti alle prime esperienze politiche di Gianluca Festa il quale dopo una carriera cestistica che lo ha visto vestire la canotta della Scandone Avellino decide di scendere in politica con i verdi, il partito di Alfonso Pecoraro Scanio di chiaro stampo ecologista ed ambientalista, di li entra a far parte in pianta stabile dell’amministrazione comunale di Avellino.
Al Comune ottiene vari incarichi tra cui la delega alla politiche ambientali e la poltrona di vicesindaco ma dopo qualche anno di militanza con il partito del sole che ride, passa al neonato PD con il quale avrà un rapporto sempre travagliato e pieno di polemiche che si concluderà con la decisione di candidarsi contro lo stesso PD nelle elezioni amministrative del 2019, riuscendo addirittura il ballottaggio contro i suoi ex compagni di partito.
Da allora ulteriori frizioni con il vertici irpini dello stesso Partito Democratico e scelte completamente opposte, dettate anche in parte dalle decisioni dell’ex Deputato di Scelta civica per l’Italia Angelo Antonio D’Agostino, quali quella di candidarsi alla presidenza della Provincia di Avellino contro il candidato ufficiale del PD Rizieri Buonopane, e soprattutto l’appoggio a Gianfranco Rotondi, capolista alla Camera dei deputati del collegio uninominale di Avellino nelle fila del centrodestra hanno, fatto ipotizzare che la sua ricandidatura fra due anni possa avvenire nello stesso centrodestra.
Intervistato dai giornalisti irpini il primo cittadino di Avellino ha detto di volersi ripresentare con le sue due liste civiche che lo hanno sempre supportato, ma si sa che il trasformismo è una componente essenziale della politica italiani, la risposta al dubbio di giornalisti e curiosi sarà chiara fra due anni.