Quale miglior modo per raccontare la musica, se non intervistando e “dando voce” alle nuove proposte musicali.

Questa “rubrica nella rubrica” si sposta ad Amsterdam per raccontare, in 5 domande, Federica Lorusso.

  1. Federica chi sei, parlaci di te?

Ciao Plus-Magazine e grazie per il vostro interesse.
Sono una pianista, cantante pugliese residente ad Amsterdam. 

Ho appena terminato un Master in piano jazz al Conservatorium Van Amsterdam e due mesi fa ho pubblicato il mio primo disco da leader “Outside Introspections”.

  1. Come è iniziata la tua passione per la musica/canto? 

È iniziata quando ero molto piccola, io e mia sorella condividevamo la passione per il canto. 

All’età di 11 anni ho iniziato a prendere lezioni di pianoforte, mi ha sempre affascinato l’idea di poter cantare e suonare allo stesso tempo. 

Verso i 17 anni ho capito che avrei voluto diventare una musicista di professione.

  1. Quale è stato il tuo percorso e quali avvenimenti importanti ci vuoi raccontare?

A 20 anni mi sono trasferita in Olanda per gli studi e ci vivo ormai da quasi otto anni. 

La vita musicale mi ha regalato tante belle esperienze, i viaggi sono stati i momenti più belli. 

Ho suonato in Grecia, Spagna, Francia, Belgio, Germania, Olanda, Italia e spero davvero di avere l’opportunità di viaggiare ancora. 

Dei momenti fondamentali per la mia crescita sono stati quelli in cui ho avuto l’opportunità di condividere il palco con musicisti che ammiro molto, tra questi Tineke Postma, Eric Ineke, Dick Oatts, Michael Abene, John Ruocco.

  1. Progetti futuri?

Sicuramente continuare a scrivere musica ed a cercare altre date per il quartetto.

  1. Federica com è nato e cosa ha ispirato questo primo disco Outside Introspections ?

Outside Introspections è un disco introspettivo da cui emerge nostalgia, entusiasmo, incertezza del futuro, grinta. 

Parla un po’ di quello che ho provato i primi anni in Olanda, i primi anni nel mondo professionale, insomma i primi anni da “adulta”. 

Quello che amo della musica è che il suo significato cambia e si trasforma a seconda di chi la suona o con chi la si suona e di chi l’ascolta. 

Ecco perché la parola “outside”. 

In virtù di questo ho voluto coinvolgere anche un fotografo nel progetto, Giuseppe De Santis, che ha realizzato un meraviglioso booklet di fotografie presente all’interno del disco fisico.

Grazie ed a presto!
Federica

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