In questa calda estate le brutte notizie si susseguono a ruota; in un momento così particolar per la vita del nostro paese, dell’Europa e del mondo intero: l’aumento e il diffondersi della pandemia. Con le diverse varianti in circolazione, e come se non bastasse, l’arrivo di nuove sotto varianti ancora più facile da prendere e la previsione che un picco reale ci sarà fra 10 giorni;
la guerra che continua a destabilizzare la vita (sociale ed economica) di tutti i paesi europei e non solo con il relativo dramma della popolazione stremata da più di due mesi ininterrotti di violenza, distruzione e morte;
la crisi del nostro governo, che in una situazione drammatica dal punto di vista sanitario, sociale ed economica, non lascia scampo alla disperazione e all’aumento dell’incertezza sul futuro già ipotecato per tanti versi.
Ieri si è consumata, come già era stato previsto da più parti, la non celata crisi del nostro governo. “È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo” dice Draghi, rassegnando le dimissioni al nostro presidente, che per inciso non le ha accettate, in conseguenza dell’uscita dall’aula del movimento dei 5 stelle.
Il paese e i suoi rappresentanti, ora come ora, si mostrano al popolo italiano più divisi che mai, non solo le diverse posizioni dei variegati partiti e movimenti, ma anche le divisioni interne nel medesimo raggruppamento partitico; basti pensare a chi sostiene di valutare la crisi per poterne uscire e di chi dice di voler ritirare, inseno al consiglio dei ministri, i propri rappresentanti.
C’è chi chiede, a gran voce, di andare alle elezioni; chi si aspetta un governo di transizione per bloccare questa ennesima crisi che ci vedrebbe ancora più destabilizzati e bloccati su diversi tavoli (vedi pandemia e PNRR). E la confusione aumenta senza margini di manovra per la credibilità delle nostre istituzioni e di chi ci rappresenta.
Appunti e disappunti da parte dei nostri rappresentanti al governo che ora dovranno trovare una quadra per… far quadrare il cerchio!!!