Elezioni politiche, si apre il valzer delle candidature all’intero dei vari collegi
Politica e dintorni – I partiti scaldano i motori in vista del 25 settembre, si aprono le danze per le candidature nei vari collegi elettorali.
La corsa per un posto da parlamentare a Montecitorio e a Palazzo Madama è appena cominciata, i vari schieramenti politici sono al lavoro per comporre il puzzle di nomi che andranno a comporre le varie liste dei vari candidati per un seggio in Parlamento.
La riduzione dei parlamentari confermata dall’esito del Referendum costituzionale tenutosi a settembre 2020, peraltro non seguita da un’opportuna legge elettorale e la conseguente revisione dei collegi, rende ancora più difficile la corsa allo scranno, e comporta per ciascuno schieramento uno sforzo maggiore per trovare la quadratura del cerchio.
Trovare il candidato adatto da collocare in ciascun collegio, che sia uninominale o plurinominale, sarà un compito arduo, reso ancor più difficile dall’allontanamento dell’elettore nei confronti della politica, rea agli occhi del corpo elettorale, di badare solo agli interessi personali a scapito i quelli della collettività.
A sostegno di questa tesi vi sono i recenti sondaggi che evidenziano una polarizzazione delle preferenze a pochi grandi partiti e contemporaneamente una percentuale di astensionismo mai vista prima.
Astensionismo potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, di svantaggio per i partiti in calo di gradimento, e conseguentemente un vantaggio per chi gode di alte percentuali di consenso, consegnano di fatto il Paese nelle mani di pochi esponenti che hanno potuto e saputo approfittare di questa situazione.
L’augurio e l’invito rivolto ai vari leader è quello di rendere agevole la scelta ai propri elettori, tale compito sarà reso possibile dando spazio a candidati che siano l’espressione dei vari territori rappresentati, e non come nel recente passato, frutto di decisioni calate dall’alto, non rispettose delle varie comunità territoriali.