Nuovi guai per l’ex Presidente Usa Donald Trump che incita alla rivolta i suoi elettori in caso di arresto
Politica e dintorni – Stati Uniti, le immagini dell’assalto al Campidoglio rischiano di ripetersi, l’ex inquilino della Casa Biana Donald Trump rischia l’arresto e sui social chiama a raccolta i suoi sostenitori e li incita alla rivolta.
Secondo l’accusa della Procura di Manatthan, il miliardario e politico a stelle e strisce avrebbe “comprato” il silenzio di un’ex pornostar la quale a sua volta aveva accusato Donald Trump di aver avuto una relazione mentre questi era già sposato con l’attuale moglie Melania, e per ottenere tale silenzio avrebbe utilizzato in modo illegale una parte dei fondi dedicati alla campagna elettorale del 2016 che lo ha visto trionfare sulla sfidante democratica Hillary Clinton.
Accuse che ricordano molto le vicende relative a Silvio Berlusconi e le famose notti di Arcore, accomunando ancor di più i due individui, già ricchissimi e famosissimi ben prima dell’entrata in campo nella politica. Lo stesso Trump come anche il “cavaliere” non è nuovo in materia di avvisi di garanzia ed inchieste giudiziarie per motivi spesso anche simili, ma mai Silvio Berlusconi si è permesso di rilasciare tale tipo di dichiarazioni alla stampa e ai suoi sostenitori.
Sono molti infatti procedimenti avviati indirizzati a Trump per vari motivi quali truffa, evasione fiscale ed ed in molti casi il magnate ne è quasi sempre uscito “pulito” in maniera discussa e discutibile, come nel quando fu accusato di bancarotta fraudolenta per aver fatto fallire i suoi casinò per non pagare i debiti con il fisco, in questo caso appellandosi ad una legge del Nevada che prevedeva tal possibilità.
Se le scene di Capitol Hill si ripeteranno lo vedremo solo vivendo, una cosa però è sicura, ad un anno e mezzo dalle Presidenziali, seppur in calo di gradimento tra gli elettori la parola fine alla carriera politica di Donald Trump mai scontata.