AL PALAZZETTO DELLO SPORT, HUB VACCINALE PER LA CITTÀ DI AVELLINO, SI REGISTRANO RESSE ED ASSEMBRAMENTI INDEGNI. ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DI INADEGUATEZZA DELLA DIRIGENZA SANITARIA TARGATA DE LUCA. IL RAS DI SALERNO CI DICA SE INTENDE PRENDERE PROVVEDIMENTI PER INTERROMPERE LO SCEMPIO DI QUESTE ORE.
News – Il livello di disorganizzazione che si registra al punto vaccinale di Avellino, allestito al Palazzetto dello Sport Giacomo Del Mauro, raggiunge punte inaccettabili, che fanno letteralmente indignare e rabbrividire.Vengono rilasciati dai poveri soggetti vaccinandi video nei quali, in una ressa degna del peggior foro boario, vengono urlati i nomi dei cittadini che devono vaccinarsi, senza alcun rispetto della riservatezza e dell’umanità stessa.L’assembramento è tale e talmente increscioso che è davvero probabile contrarre il virus recandosi a fare il vaccino: viviamo da mesi rispettando le minime regile del distanziamento sociale e per fare il vaccino siamo costretti a restare per ore avviluppati in una bolgia infernale, pericolosissima. Considerato il momento storico che viviamo e l’invito costante alla vaccinazione ed al terzo richiamo, le autorità sanitarie dovrebbero organizzare punti vaccinali il più confortevoli possibile, per rendere facile e serena l’attività vaccinale e per indure a vaccinarsi chi ancora non lo ha fatto. È, invece, evidente che le scene di questi giorni sono la peggiore pubblicità possibile al vaccino; sono soprattutto la dimostrazione di una totale inadeguatezza della sanità targata De Luca: ci dica lo sproloquiatore seriale di Salerno cosa pensa delle indecenti immagini che vengono diffuse in queste ore e se intende prendere provvedimenti nei confronti di chi sta dimostrando tutta la propria inidoneità a svolgere ruoli organizzativi in un momento tanto grave per la nostra provincia. Se il presidente della Regione non interverrà sulle indecenti scene di questi giorni, per sanare immediatamente un vulnus grave alla campagna vaccinale, vorrà dire che – come sempre – egli altro non è che un colonizzatore dell’Irpinia, nemico dell’Irpinia.