Durante l’allattamento non viene imposta alcuna dieta. Tuttavia, ci sono tre punti da tenere a mente: mangiare a volontà, essere coerenti ed equilibrati. Ecco alcune spiegazioni.
Salute – Per molte giovani madri, l’allattamento al seno significa un ritorno alla libertà, infatti anche se si allatta al seno il bambino, le stringenti controindicazioni ad alcuni alimenti legate alla gravidanza non sono più in vigore. Il pesce crudo e il formaggio non pastorizzato ad esempio possono tornare tornano nel nel menù.
Ma l’allattamento al seno merita comunque di essere considerato in termini di quantità e qualità nutrizionale dei pasti. L’obiettivo è ripristinare i livelli di energia dopo il parto ed evitare potenziali carenze per massimizzare i livelli di energia. Per cominciare, assicuratevi di assumere dalle 300 alle 1000 calorie in più al giorno per tutta la durata dell’allattamento. Questo è necessario per rimanere in forma e garantire una produzione di latte sufficiente.
Quindi date la priorità a :
Vitamine C e B6 presenti in frutta e verdura;
Grassi buoni come gli acidi grassi saturi presenti negli oli vegetali (oliva, noce, lino, colza, ecc.), nei pesci grassi (salmone, sgombro, ecc.) e nei semi oleosi (nocciole, mandorle, noci, ecc.);
Le fibre garantiscono un buon transito, un meccanismo che spesso viene interrotto dalla gravidanza, dal parto e in particolare dal parto cesareo;
Proteine presenti in uova, carne e pesce, ma anche legumi per garantire un buon livello di ferro. Privilegiare i pesci a basso contenuto di mercurio: acciughe, calamari, gamberetti, merluzzo, cozze, vongole, salmone, sogliola, trota;
Una buona idratazione per garantire un adeguato apporto di minerali, anche se, contrariamente a quanto si crede, la quantità di latte prodotto non è proporzionale alla quantità di acqua bevuta;
Spuntini al mattino e al pomeriggio per evitare i morsi della fame durante i pasti ed evitare l’ipoglicemia. Nel menu? Pane o cereali integrali, formaggio, yogurt, succhi o frullati di frutta fresca, frutta fresca, una manciata di mandorle, noci o nocciole.
Per le madri che allattano ci sono quindi pochi vincoli, a parte quello di seguire una dieta coerente ed equilibrata! Un consiglio: evitate verdure come cavoli o broccoli, che tendono a insaporire il latte e non sono gradite al bambino. Avrete il piacere di fargli assaggiare tutte le verdure quando inizierà a diversificare la sua dieta, a partire dai 4 mesi.
E l’alcol?
Secondo gli specialisti di nourrisourcemontreal.org, “un consumo occasionale e moderato è generalmente compatibile con l’allattamento al seno”. A condizione, ovviamente, che il consumo sia sufficientemente distanziato tra una poppata e l’altra.
Nota: il vostro bambino sembra avere una reazione allergica dopo una poppata quando avete mangiato proteine della carne, uova, arachidi, noci, grano, soia e pesce? Eliminate il potenziale colpevole dalla vostra dieta per 7 giorni e parlate con il vostro pediatra se il vostro bambino continua ad avere sintomi particolari (problemi digestivi, cutanei, ecc.) e vedete in che misura questo prodotto deve essere reintrodotto.