con un impianto low-budget: circa 1000 euro
Hi-Tech – L’ascolto di musica con i dischi in vinile è ormai un trend che sta spopolando già da diversi anni. Basta pensare che ha offerto un contributo al mercato discografico italiano di 4,7 milioni di ricavi a fronte dei 4,4 milioni del CD, crescendo del 121 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020.
Ma ascoltare musica in vinile, almeno per chi vuole ascoltare davvero la musica in vinile con una discreta qualità, necessita di maggiori attenzioni rispetto all’ascolto di musica digitale, magari in streaming o con CD.
In concomitanza con la crescita delle vendite del vinile, brand storici e nuovi brand hanno offerto soluzioni per l’ascolto per tutte le tasche, proponendo giradischi di tutti i tipi. In commercio si trova di tutto, come i giradischi cosiddetti “compattoni” (cioè che in un solo oggetto contengono il giradischi, l’amplificatore e i diffusori, insomma pacchetto completo), a prezzi molto competitivi. Forse è la soluzione più scelta e di sicuro più immediata per scartocciare il nuovo disco comprato e sentir suonare l’artista del cuore.
Ma l’ascolto in vinile, come tutti gli ascolti provenienti da sorgenti analogiche, richiede un’attenzione maggiore, sia per la qualità, sia per conservare l’integrità dei supporti, in questo caso i dischi.
Un giradischi economico, infatti, con ogni probabilità non è dotato di tutti gli accorgimenti necessari, ad esempio, per la regolazione del braccio, fondamentale per far in modo che la musica riprodotta sia limpida e pulita e che la puntina non eserciti un peso tale da danneggiare il disco, rendendolo inascoltabile dopo un certo numero di ascolti.
Insomma il minimo sindacale per ascoltare musica in vinile deve prevedere un giradischi di un livello dignitoso, un amplificatore con un preamplificatore phono RIAA integrato e dei diffusori (banalmente le casse).
3 buoni giradischi low-budget
Si sarà capito che in un impianto per ascoltare musica in vinile il giradischi è un elemento fondamentale, sia per la qualità dell’ascolto, sia perché dalla sua qualità e dalla sua buona regolazione dipende la longevità dei dischi in vinile.
Il mercato oggi offre una miriade di giradischi. Senza considerare tutto ciò che si può acquistare nell’usato, forse la scelta più saggia per chi cerca un buon rapporto qualità/prezzo. Ma se si vuole andare sulla sicurezza dell’acquisto del nuovo ecco 3 buoni giradischi che, a nostro avviso, sono un buon punto di partenza per l’ascolto in vinile di qualità:
- Audio-Technica At-Lp120x USB: si può trovare facilmente su diversi store online con un prezzo che oscilla tra i 270 e i 300 euro. Ha un motore a trazione diretta e un preamplificatore phono RIAA integrato che può essere utilizzato (se, ad esempio, non è compreso nell’amplificatore) o meno. Inoltre ha un’uscita USB che consente la connessione al computer, utile per digitalizzare la musica riprodotta, utilizzando diversi software di registrazione, sia per Mac che per PC. Viene venduto già fornito di testina AT-VM95E.
- Pro-Ject Debut III: anche questo si può trovare mantenendosi con budget di qualche decina sotto i 300 euro, è più minimal rispetto all’Audio-Technica, ossia ha meno fronzoli tecnologici. Ha una trasmissione a cinghia, un braccio dritto con cuffia in alluminio realizzato in un unico pezzo. Anche questo viene venduto completo di testina, una Ortofon OM5E.
- Lenco L-3808: una macchina realizzata dallo storico, glorioso brand, che a una cifra che si aggira dai 200 ai 250 euro ha la trazione diretta, il braccio a S, preamplificatore phono RIAA integrato, uscita USB e testina Audio Technica.
3 (+1 una soluzione alternativa) buoni amplificatori integrati per ascoltare i vinili
Scelto il giradischi è il momento dell’amplificatore. Come abbiamo avuto modo di notare ormai gran parte dei giradischi in commercio oggi ha un preamplificatore phono RIAA (alcuni hanno anche una connessione bluetooth). Ma se si vuole realizzare un impianto per l’ascolto upgradabile (che quindi consente di sostituire i vari elementi con altri di migliore qualità un poco alla volta), il consiglio è quello di acquistare un amplificatore che ha l’ingresso phono (e quindi un preamplificatore phono RIAA integrato).
Tra quelli che si possono trovare facilmente oggi negli store online e che, a nostro avviso, hanno un buon rapporto qualità/prezzo, ci sono:
- Cambridge Audio AX A 35: è un integrato da 35 watt a canale (su 8 ohm) che ha l’ingresso phono, 4 ingressi AUX RCA, un’uscita AUX e una per le cuffie. Si trova tranquillamente a cifre che si aggirano poco sopra i 300 euro ed è sicuramente un buon inizio per avviarsi nel mondo dell’Hi-Fi. Esiste anche il fratellino minore, AX A 25, più economico ma con meno watt a disposizione.
- Onkyo A-9130: con 60 watt per canale su 4 Ohm (quindi più o meno 45/50 su 8 Ohm), questo integrato è il discendente diretto dello storico A-9030. Il prezzo oscilla sui 350 euro, euro più, euro meno. Ma in questo caso stiamo parlando di un amplificatore che offre il necessario ingresso phono per il giradischi ma di integrato ha anche un DAC (digital to analogue converter) per collegare le sorgenti digitali, come il computer per ascoltare Spotify, per esempio. Anche in questo caso c’è il fratellino minore A-9110, che costa qualche decina di euro in meno ma ovviamente ha caratteristiche inferiori.
- Advance Acoustic X-I 50 BT: un integrato entry level di un brand che è presente da anni tra i giganti del mondo Hi-Fi. Ha un prezzo un tantino più alto rispetto agli altri proposti (si aggira sui 400 euro) ma ha l’ingresso phono e un DAC integrato con anche un ricevitore bluetooth, quindi con la possibilità di collegare anche lo smartphone. Ha una potenza di 50 watt per canale su 8 Ohm, con un commutatore high bias per funzionamento in classe A nell’erogazione dei primi watt (classe A significa suono di qualità maggiore). Questo sicuramente è un amplificatore che potrà accompagnare per lungo tempo chi ha velleità audiofile.
Come promesso ecco la soluzione alternativa estremamente più economica. Per amplificare il giradischi, infatti, si può optare anche per un sistema composto da un preamplificatore phono, se ne trovano anche di valvolari (su Amazon se ne trovano diversi, su prezzi che oscillano tra i 50 e i 100 euro), accoppiato a un finale digitale (anche in questo caso Amazon ne è pieno) con cifre che partono addirittura sotto i 40 euro.
Alcuni diffusori economici per un impianto per l’ascolto di musica in vinile
Esiste una tesi seguita da tanti nel mondo audiofilo: la maggior parte del budget per un impianto deve essere destinata ai diffusori perché sono quelli che più influenzano la qualità della musica ascoltata. Che si sostenga o meno, la qualità del diffusore è importante. Ma oggi sul mercato esiste una infinità di diffusori acustici entry-level che riescono a rendere una qualità sorprendente a prezzi molto contenuti.
Un fenomeno da questo punto di vista sono i Lonpoo LP42, che per una modica cifra che oscilla tra i 60 e gli 80 euro hanno fatto strabuzzare gli occhi a tantissimi appassionati. La scelta dei diffusori (ma anche dell’amplificatore, a dire il vero) va fatta tenendo in considerazione diversi fattori tra cui uno dei più importanti è l’ambiente da sonorizzare e come verranno posizionati in esso.
Ma qui si darebbe il via a discussioni ataviche che si perdono nella notte dei tempi. Tornando a noi, per completare il nostro impianto ideale low-budget, oggi si trovano diversi diffusori che offrono una eccellente resa a dei prezzi contenuti. Ovviamente per la maggiore si prenderanno in considerazione i diffusori da scaffale (perché più economici). Noi ne possiamo elencare diversi con dei prezzi che oscillano tra i 150 e i 300 euro:
- Magnat Monitor Supreme 202;
- JBL Control 1 Pro (proposti come monitor audio ma validi anche come diffusori domestici);
- Heco Victa Prime 302;
- Indiana Line Nota 260X;
- Jamo S 803;
- Q Acoustics Q 3010;
- Cambridge Audio SX-50;
- Klipsch Reference R-41M;
- ELAC Debut 2.0 B5.2;
- Monitor Audio Monitor 100.
Di sicuro abbiamo dimenticato qualcosa per strada, come è quasi certo che tanti avranno diverse altre proposte al di fuori delle nostre, alcuni bocceranno, altri approveranno. Però, in linea di massima, si è cercato di dare delle indicazioni per realizzare un impianto Hi-Fi per ascoltare vinile mantenendosi sotto i 1000 euro (anche di molto sotto, scegliendo alcune combinazioni proposte).