Centro Studi, una realtà ultradecennale che rappresenta una grande opportunità di riscatto per migliaia di persone.
Politica e dintorni – Disoccupazione, lavoro non soddisfacente, specializzazione in vari ambiti? Nessun problema, una seconda possibilità esiste per tutti indipendentemente da età, titolo di studio e nazionalità.
Con oltre 2.500 corsi erogati, sia accademici, ovvero spendibili nel settore privato che regionali, questi ultimi spendibili anche in quello pubblico, il Centro Studi Europa fornisce a molti una grande opportunità di riscatto per chi a causa di vicissitudini personali non è riuscito a completare un percorso di crescita scolastico e professionale mettendo al centro l’importanza della formazione al lavoro, e ponendo un argine all’inadeguatezza degli istituti professionali in Italia, spesso viste come scialuppa di salvataggio da chi decide di non intraprendere un percorso di studi liceale.
Tra i percorsi di studio più gettonati vi sono quelli attinenti alle specializzazioni sanitarie in particolare la figura di OSS e la sua ulteriore specializzazione, o anche l’assistente allo studio odontoiatrico ed ancora il Commesso d’ordine di farmacia, ancora l’offerta formativa tocca anche settori come l’insegnamento negli asili privati, l’amministrazione e la contabilità o le nuove figure molto richieste nel mondo lavorativo come il Game designer. Non meno importanti sono i corsi nell’ambito di quelli che un tempo venivano considerati i “mestieri” e cioè l’idraulico e l’elettricista, tornati di moda negli ultimi anni, quelli segnati dalla crisi finanziaria.
Il Centro studi, fondato nel nuovo millennio da Francesco Vergari conta varie filiali in diverse città italiane si articola al suo interno di vari settori tutti coordinanti dall’apporto fondamentale di vari responsabili, quali l’amministrazione, la didattica, l’ufficio commerciale ed in ultimo ma non per importanza il telemarketing che vede ogni giorno impegnati i suoi operatori rispondere alle istanze delle centinaia di clienti che ogni giorno contattatano l’istituto con la speranza di poter trovare una risposta pronta alle proprie richieste.
Un detto recita “La speranza è l’ultima a morire”, e questo discorso vale anche per tutte le persone che non accontentandosi della propria posizione all’interno della società non vogliono altro che progredire, e che fanno loro il motto “ad aspera per astra”.