Lo screening sistematico per la celiachia nei bambini consente una diagnosi e un trattamento molto più tempestivi. Quando avverrà la generalizzazione di quest’ultimo?
Salute – La celiachia colpisce anche la popolazione pediatrica. Ma quanto? Per fare luce su questo punto, i ricercatori italiani hanno seguito 7.760 bambini dai 5 agli 11 anni secondo uno studio presentato al 6° Congresso Mondiale di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica, tenutosi a Vienna. Lo screening consisteva in un esame del sangue in grado di rilevare l’espressione di HLA, una mutazione genetica che predispone i giovani a questo rischio di malattie autoimmuni. In caso di test positivi è stata effettuata la ricerca degli anticorpi specifici per il glutine.
Di conseguenza, grazie allo screening effettuato nell’ambito dello studio, “abbiamo riscontrato che il numero di nuovi casi è raddoppiato in 25 anni” , spiega la Dr.ssa Elena Lionetti, principale autrice dello studio. “Un numero molto maggiore rispetto a quello osservato a seguito del classico follow-up durante il quale un bambino viene a conoscenza della sua malattia dopo aver consultato un gastroenterologo per i suoi sintomi o per una storia familiare. La prova che il principio dell ‘“ andare verso” su cui si basa lo screening si rivela molto più efficace per il trattamento precoce.
Evitamento precoce del glutine
Questo studio viene pubblicato in un momento in cui, nella popolazione generale, il 70% dei pazienti celiaci non viene diagnosticato. I ricercatori si stanno quindi muovendo nella direzione di una generalizzazione dello screening. “Eseguito su scala europea, lo screening non invasivo durante l’infanzia potrebbe consentire a quante più persone possibile di beneficiare di un adeguato follow-up il prima possibile”, conferma la professoressa Lionetti.
Nel dettaglio, l’eliminazione del glutine, il trattamento più efficace nella celiachia, limiterebbe la fragilità dei villi intestinali. Questo fenomeno “aumenta il rischio di malassorbimento dei nutrienti e può quindi causare ritardo della crescita nei bambini, pubertà, aumento della fatica, episodi di diarrea, anemia, e in età adulta l’insorgenza di osteoporosi e disturbi della fertilità”.
Nota: la celiachia è legata alla produzione di anticorpi in caso di esposizione al glutine, una proteina presente nel frumento, nell’orzo e nella segale.