Stanchezza, sensazione di sete, mal di testa, aumento della sensibilità al rumore e alla luce, nausea, mal di stomaco… Se il 1° gennaio avvertite tutti questi sintomi, senza dubbio state soffrendo di post-sbornia.
Da dove viene la sbornia?
Naturalmente, il termine “sbornia” non è scientifico. Il termine dotto per evocare i “difficili domani” è in realtà “Veisalgia”, dal norvegese kveis , che potrebbe essere tradotto come “disagio dopo la dissolutezza” e dal greco algia , che significa “dolore”.
La maggior parte dei sintomi sarebbe direttamente causata dall’effetto dell’alcol (etanolo) sul corpo poichè disidrata, e più ne bevi, più diventi ci ci disidrata. Conseguenza: mal di testa, bocca secca, nausa e mal di stomaco.
Altra variabile è il ruolo dell’acetaldeide, un composto tossico prodotto dalla scomposizione dell’alcool da parte dell’organismo, aggravante del mal di testa e nausea.
Qual è la cura migliore per i postumi di una sbornia?
Primo consiglio, che serve da verità ovvia: contro i postumi di una sbornia, meglio non bere. Mangia abbastanza, il consumo di alcol a stomaco vuoto aumenta il rischio di postumi di una sbornia. Se hai bisogno di riposo prenditi il tuo tempo. Durante la serata alterna alcol e bevande analcoliche e non mescolare diversi tipi di bevande alcoliche. Infine, essendo i postumi di una sbornia intimamente legati alla disidratazione, bevi acqua prima di andare a letto.
E il giorno dopo? Se hai mal di testa, e per quanto sorprendente possa sembrare, è meglio evitare gli antidolorifici. Agiscono sul fegato che ha già molto da fare. Se devi prendere una compressa, preferisci il paracetamolo agli antinfiammatori.
Soffri di mal di stomaco, nausea? Potrebbe essere utile un antiacido. E se ti senti “pesante”, aiutati con qualche dose di betaina citrato è un prodotto molto efficace contro i disturbi digestivi.
Un ultimo consiglio : una volta passata la sbornia, non bere alcolici per almeno 2 giorni per permettere al tuo organismo di riprendersi.