Il giorno della verità si avvicina, gli sconfitti al primo turno prendono posizione verso il ballottaggio: si delineano le alleanze.
Politica e dintorni – Domenica e lunedì gli avellinesi saranno chiamati a scegliere chi, e si spera per 5 anni andrà ad occupare lo scranno più importante di Piazza del Popolo, se dovesse vincere Laura Nargi per la prima volta nella sua storia sarà guidata da una donna.
Dalla parte di Gengaro si sono mossi i principali partiti a suo sostegno, PD e M5S con i rispettivi leader, ovvero Elly Schleyn e Giuseppe Conte, arrivati in città nel corso della settimana per dare la spinta decisiva al loro candidato sperando che la mobilitazione popolare porti i suoi frutti continuando sul discreto risultato raggiunto dal PD alla ultime Europee, mentre per il Movimento 5 Stelle si tratta di uno degli ultimi tentativi per evitare il calo di consenso popolare avvenuto degli ultimi anni.
Gengaro inoltre sarà potrà godere dell’appoggio delle varie liste civiche che lo hanno accompagnato al primo turno, e che cercheranno di convogliare quanti più voti possibili per vedere trionfare il maggiore quantitativo di voti utili al trionfo.
Laura Nargi farà affidamento al suo consenso molto diffuso tra le persone, consenso questa volta abbastanza suddiviso tra centro città e periferie, ed inoltre avrà il sostegno di buona parte del centro destra guidato da Rino Genovese, come da lui stesso dichiarato nelle ultime interviste, notizia non tanto eclatante, visto che lo stesso Genovese ha avuto come alleati esponenti del calibro di Livio Petitto ed Angelo Antonio D’Agostino, fino a pochi mesi fa molto vicini a Festa e di conseguenza a Laura Nargi.
Fratelli d’Italia che si era presentato separato rispetto agli altri partiti di centrodestra non ha dichiarato pubblicamente la sua intenzione di voto, anche se sarà difficile dare una lettura a questa posizione visto che se da una parte sembra più scontato l’apparentamento con Laura Nargi, ma lo stesso Modestino Iandoli entrerebbe in Consiglio comunale solo con la vittoria di Antonio Gengaro.