A poche settimane dal voto amministrativo si alternano sorprese e rinunce, due sono le parole d’ordine ad Avellino: scandali ed incertezze
Politica e dintorni – Arresti, dimissioni, scandali, rinunce e tanto altro, il capoluogo irpino dopo anni di silenzio tombale torna alla ribalta dei media nazionali, Tg, testate cartacee e online non fanno altro che parlare del caso Festa.
Gli arresti domiciliari del Sindaco dimissionario Gianluca Festa rappresentano l’ultimo tassello del domino che ha travolto l’amministrazione uscente, e che riguardano in particolare l’ex primo cittadino, un Consigliere comunale ed il fratello, una Dirigente ed altri elementi non appartenenti alla politica cittadina.
Tra i molteplici filoni dell’inchiesta “Dolce vita”, spiccano quelli relativi all’organizzazione dell’Euro choccolate, manifestazione che lo scorso febbraio ha attirato migliaia di turisti da tutta Italia, le sponsorizzazioni alla Società sportiva Del. Fes., e due concorsi pubblici, in particolare quello per il reclutamento di dieci agenti di Polizia Municipale, svoltosi lo febbraio e su cui si sono concentrati i maggiori sospetti della Procura della Repubblica, secondo la tesi degli inquirenti, la regolarità della prova concorsuale sarebbe stata manipolata a causa del ruolo rivestito dall’ex Sindaco il quale avrebbe fornito le risposte al padre di uno dei candidati.
In tale ottica le vicende giudiziarie, e le conseguenti dimissioni del Sindaco uscente rimescolano le carte in vista della tornata elettorale del prossimo giugno, e che in condizioni normali avrebbe visto la probabile riconferma dello stesso Festa, e che ora difficilmente deciderà di candidarsi, di conseguenza anche l’ex Vicesindaco Laura Nargi sottoposta la scorsa settimana ad una perquisizione difficilmente sarà della partita andando ad indebolire ulteriormente l’ex compagine di Festa, che vedrà alcuni dei dei suoi ex esponenti andare ad appoggiare seppur alle Europee il Sindaco di Montefalcione Angelo Antonio D’Agostino che concorrerà per uno scranno a Bruxelles con il simbolo di Forza Italia.
Il centrodestra avellinese come già accaduto in passato non sembra aver trovato la quadratura del cerchio e probabilmente andrà diviso perdendo una buon occasione per andare al ballottaggio, dimostrando di soffrire della cosiddetta sindrome del Campo Largo.