Avellino: ci risiamo, ennesima bufera sui concorsi, nuova indagine di Procura della Repubblica e Guardia di Finanza
Politica e dintorni – Avellino: anno nuovo ma vecchi problemi per il capoluogo, il 2024 inizia con l’ennesima bufera sui concorsi pubblici, come successo già in precedenza la prova concorsuale valida per il reclutamento di personale amministrativo all’interno del Comune di Avellino finisce nell’occhio del ciclone.
Questa volta a finire sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti è la prova orale valida ai fini dell’assunzione di 10 agenti di Polizia Municipale, e stavolta ad irrompere durante l’esecuzione della prova orale sono stati gli uomini della Guardia di Finanza.
L’intervento degli uomini di divisa si è reso necessario a seguito di una segnalazione anonima con cui veniva denunciato, molto probabilmente da uno dei concorrenti, il fatto che una dei candidati si fosse vantato dinanzi agli altri concorrenti di essere a conoscenza delle domande che gli sarebbero state poste in sede d’esame, mostrando addirittura alcune conversazioni sul suo cellulare, le domande anticipate dal candidato erano realmente presenti in un plico sequestrato dagli uomini in divisa.
A seguito del blitz della Finanza il candidato sospettato è stato disposto il sequestro dello smartphone è destato iscritto nel registro degli indagati per vari reati, quali abuso in atti d’ufficio, falso e rivelazione di notizie di ufficio, ed ora compito degli inquirenti sarà quello di risalire a chi ha passato anticipatamente le domande d’esame al candidato.
Da parte sua il Comune di Avellino afferma di essere disposto a collaborare per trovare il colpevole ma l’accaduto è chiaro ed allo stesso tempo imbarazzante proprio a pochi mesi dal voto.
Aspettando che si faccia piena luce sull’andamento dei fatti, viene naturale da fare le dovute valutazioni sulla vicenda sulla reale possibilità che a determinare l’esito dei concorsi pubblici nel mezzogiorno sia il merito dei candidati e non il voto di scambio.