News – Ancora sequestri di cellulari e droga. Nelle ultime ore sono stati sequestrati 21 telefonini e sostanze stupefacenti dirette ai detenuti delle carceri di Carinola, Salerno ed Avellino. La denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del segretario campano Emilio Fattorello: “Nella giornata di ieri il personale della Polizia Penitenziaria in servizio a Carinola è riuscito a impedire l’illecita introduzione, nella Casa di Reclusione, di ben 10 cellulari, di cui 5 del tipo smartphone. I telefonini sono stati rinvenuti nella borsa degli strumenti professionali di un medico dentista che ha in cura un detenuto e che era in procinto di visitarlo. Nella giornata odierna, invece, ci viene segnalato il rinvenimento e sequestro, in una area esterna del carcere di Salerno di un involucro perfettamente confezionato contenente altri 10 cellulari e sostanza stupefacente. Poiché il campo sportivo dell’Istituto in uso ai detenuti è al momento chiuso, tutto lascia supporre che il pacco sia stato lasciato cadere dal solito drone di passaggio. Ma la giornata nera delle carceri campane non è finita qui: “Sempre ieri, è stato ricoverato un detenuto che dopo il colloquio, ad un controllo del personale ha ingoiato presumibilmente una confezione di sostanza stupefacente che dalla TAC eseguita si é incastrata nell’esofago, il soggetto é stato ricoverato nella struttura ospedaliera, controllato a vista dagli agenti. E un altro sequestro di un telefonino e droga è avvenuto nella Casa Circondariale di Avellino. Il cellulare era occultato nelle parti intime di una donna nel settore colloqui, mentre ben 57 palline di sostanza stupefacente, tipo hascisc sono state rinvenute nella confezione dei cereali per il latte della colazione (Corn Flakes) riaprendo cosi la questione, ormai vecchia) dei tanti generi e viveri che entrano nei pacchi postali”. Netta la denuncia di Fattorello: “Non c’è chi non veda l’incessante traffico mirato all’illegale ingresso nei Penitenziari della Regione di telefonini e droga, utilizzati dalla criminalità per continuare le attività criminose di varia tipologia anche durante la detenzione sia all’interno che all’esterno. Un encomio dal SAPPE Campania va ai colleghi tutti che tra mille difficoltà operative, con carenza di uomini e mezzi, riescono a garantire la legalità, l’ordine e la sicurezza nei confronti di detenuti violenti e poco inclini ad accettare le regole di un sistema penitenziario sempre più allo sbando”. Netta la denuncia del Segretario Generale del SAPPE Donato Capece: “Il fenomeno dell’introduzione illegale e dell’utilizzo di telefoni cellulari all’interno delle carceri italiane sta assumendo di anno in anno sempre maggiore rilevanza come testimoniato dai numerosi sequestri effettuati da parte della Polizia penitenziaria: non trascorre mese che non esca una notizia di sequestro di telefoni cellulari da parte degli agenti. Come facilmente intuibile la diffusione di telefoni cellulari all’interno delle carceri rappresenta una problematica di rilevanza assoluta dal punto di vista della sicurezza. A tal proposito riteniamo che si possa e debba prevedere l’utilizzo della tecnologia per questo scopo – mediante schermatura delle Sezioni detentive – ma anche sperimentare altre soluzioni, come ad esempio l’impiego di cani specificamente formati, come già avviene in altri Paesi europei. Si tratta di un servizio di “Cell-phones detecting dogs” discreto ed affidabile utilizzando cani e conduttori poliziotti penitenziari perfettamente formati”.