Quale giorno migliore per parlare di “Amore e Musica”, il sentimento che per eccellenza e in tutte le sue sfaccettature ha ispirato da sempre il mondo artistico.
Una grande fetta della musica italiana è costituita da brani d’amore, dai più “carnali” neo-melodici ai più sentimentali e “smielati” brani Pop.
Di sicuro oggi vi capiterà di dedicare una canzone d’amore alla vostra/o amata/o, dalla classica “Ti Amo” di Tozzi ai più attuali brani dell’artista Ultimo.
La pandemia ci ha dato sicuramente modo di riflette e dedicare più tempo a noi stessi e alle nostre relazioni.
Grandi interpreti e cantautori hanno raccontato, attraverso testi struggenti che hanno segnato la storia della musica italiana, del sentimento dell’amor proprio, di quanto non amarsi e non essere amati possa farci soffrire e logorarci dall’interno dandoci un’idea distorta del mondo che ci circonda, dei nostri affetti, facendoci perdere i classici “treni che passano una volta sola” per poi rimpiangerli subito dopo.
Per spiegare questo concetto e presentarmi a voi lettori, scelgo di postare un brano inedito di cui sono autore di testo e musica: narra dell’altro lato della medaglia, del sentimento come limite e freno alle nostre decisioni ed è tratto da una “confessione” di un fraterno amico Irpino.
Non aver paura
Astregneme e stam vicin ancora
E nun è o ver ca nun me vuò chiu bene
O sai che senza e te i mor
Se serve a stà cu te pe n’ora
Abbracciame e famm senti o calore
Di quei tramonti persi in riva al mare
Di quelle notti insonne ad aspettare
Soltanto na parola ammore
E se non hai più voglia di parlare amore mio
Vieni qui io ti saprò comprendere
E se il domani un nuovo giorno ci regalerà
Non aver paura di essere più sola
Si o vuò sapè sto mal pure io
E facc finta e nient si te vec
Io stong senp cà e aspett ancora
Soltanto na parola ammore
Buon ascolto.
Silvano Santacroce