Il probabile omicidio del dissidente russo e nemico di Putin riapre il dibattito, Aleksej Naval’nyj era un martire o un criminale?
Politica e dintorni – Aleksej Naval’nyj è morto, o meglio probabilmente è stato ucciso, mentre si infittiscono le cause del decesso i leader di tutto il mondo celebrano il leader dell’opposizione a Putin.
Il personaggio da sempre al centro delle polemiche interne ed esterne per via delle sue posizioni considerate xenofobe e razziste per via di alcuna dichiarazioni molto discutibili Nel 2007 fondò un movimento politico chiamato Narod (Popolo), che aveva come priorità la tematica dell’immigrazione.[31] Il movimento venne criticato per le sue posizioni xenofobe, come quando, in un video dell’organizzazione, lo stesso Naval’nyj paragonava i militanti jihadisti del Caucaso, scuri di pelle, a degli scarafaggi, dichiarando che mentre gli scarafaggi possono essere uccisi con una paletta, per gli esseri umani consigliava di usare le pistole. In un altro video, Naval’nyj sembra sostenere l’idea di una pulizia etnica nonviolenta tramite la deportazione. Vestito da dentista, mentre scorrono degli spezzoni di video di lavoratori immigrati, dice allo schermo: “Nessuno dovrebbe essere picchiato. Tutto ciò che ci infastidisce dovrebbe essere accuratamente, ma inflessibilmente eliminato mediante la deportazione… Un dente senza radice è considerato morto. Un nazionalista è colui che non vuole che la radice “russa” venga cancellata dalla parola “Russia”. Abbiamo il diritto di essere russi in Russia e proteggeremo questo diritto, pensa al futuro, diventa un nazionalista”.
Lo stesso Aleksej Naval’nyj nel 2013 tentò di diventare sindaco di Mosca non arrivando neanche al ballottaggio dando la colpa dell’accaduto all’apparato russo, pian piano il soggetto in questione è riuscito ad acquisire sempre maggiore visibilità e diventando pian piano il principale oppositore del Presidente Vladimir Putin, erigendosi come alternativa al regime dittatoriale di cui Putin rappresenta il vertice, e subendo anche un tentativo di avvelenamento per eliminarlo da un’eventuale concorrenza alla presidenza del Paese.
Aleksej Naval’nyj rappresenta per la quasi totalità del mondo occidentale un martire in nome della democrazia, tuttavia alcune macchie nel suo percorso politico devono essere tenute in considerazione, senza utilizzarle per giustificare i crimini commessi da Putin e soci, come al solito la verità è figlia del tempo, ed il tempo ci dirà se Aleksej Naval’nyj è stato un martire o un criminale.