Farmaci e succo di pompelmo: analizziamone le interazioni più da vicino.
Il pompelmo è un agrume dalle molteplici proprietà benefiche, è ricco di vitamina C, acido citrico e pectine. Oltre a queste sostanze, nel pompelmo troviamo sali minerali come calcio, fosforo, potassio, magnesio, sodio, cloro, ferro, rame. Ha inoltre proprietà digestive, diuretiche e depurative… insomma è un vero toccasana per la salute!
Al di là delle proprietà benefiche del pompelmo, non tutti però sanno che questo frutto può interferire con alcuni farmaci inficiando in maniera significativa la loro attività biologica attraverso interazioni metaboliche.
L’interazione con i farmaci è dovuta a particolari composti, furanocumarine, come ad esempio la diedro-bergamottina.
Del succo di pompelmo basta un solo bicchiere per determinare variazioni anche importanti delle concentrazioni nel sangue di numerosi farmaci. I componenti del succo di pompelmo e di altri agrumi (arancia amara, lime, pomelo) sono infatti in grado di inibire l’attività di un importante sistema enzimatico al livello intestinale (citocromo CYP3A4) coinvolto nel metabolismo di molti farmaci. I farmaci vengono così assorbiti in quantità maggiore, la loro concentrazione nel sangue supera quella prevista con aumento del rischio di comparsa di effetti indesiderati. L’interazione con i farmaci si verifica se il pompelmo viene consumato 4 ore prima dell’assunzione. Se il farmaco viene consumato 10 ore prima il suo effetto è del 50%. Se viene consumato 24 ore prima, del 25%. Sarà bene quindi non utilizzare mai il succo di pompelmo per assumere farmaci.
I farmaci per i quali è ormai ben documentata questa interazione farmacologica sono: farmaci cardiovascolari, farmaci Ca-antagonisti, farmaci antiaritmici, antagonisti del recettore dell’angiotensina II, antiepilettici, farmaci anti-diabete, farmaci per ansia ed insonnia.