“LA QUADRERIA” di Annachiara Di Salvio, con prefazione di Madre Ildegarde Grazia Capone e introduzione di Adelino Di Marino, è il Catalogo delle opere d’arte di Geppino Volpe (figlio del noto pittore Vincenzo Volpe), Ovidio De Martino e altri artisti irpini e napoletani presenti all’interno dell’Istituto Suore Benedettine di Montevergine.
Il catalogo è disponibile sul sito della biblioteca e online su Amazon, Feltrinelli, IBS, Youcanprint e presto in tutte le librerie.
Scopriamo il lavoro di Annachiara Di Salvio, nata ad Avellino nel 1990, pittrice e laureata in Conservazione dei Beni Culturali.
D. Annachiara, sei prima di tutto una pittrice. Vuoi parlarci di Te e della tua pittura?
R. • 1) La mia passione per l’arte è nata sin da piccola realizzando i miei primi ritratti. Mi sono diplomata al liceo d’arte di Avellino sezione Beni Culturali ed ho proseguito sempre verso questa strada, laureandomi in Beni Culturali e poi in Critica d’arte. Da questo momento in poi ho iniziato a sviluppare il mio particolare ed inconfondibile stile che ho perfezionato nel corso degli anni. Ho acquisito la qualifica di tecnica del restauro ed ho iniziato a collaborare con ditte di restauro locali e regionali. Ho partecipato a diverse mostre esponendo le mie opere in gallerie d’arte e fiere mercato di arte in tutta Italia. Sono stata selezionata per il prestigioso Premio Michelangelo di Roma, presidiato da Vittorio Sgarbi, il quale ha potuto visionare le mie opere in mostra e pubblicate anche su una rivista di Arte contemporanea. Ho avuto anche il piacere di esporre una mia opera in Francia presso la sede dei Bibliofili di Parigi, un’importante società fondata nel 1895, tramite il direttore del dipartimento scientifico di ricerca di libri rari e antichi il dott. Adelino Di Marino. Attualmente sono stata selezionata e collaboro con diverse Case d’Aste e Gallerie d’arte in tutta Italia ed ho avviato una collaborazione a Firenze. Nelle mie opere, parto dalla raffigurazione della realtà trasformandola in forme appiattite delimitate da linee nere che racchiudono campiture di colore puro, vivo, brillante e immagini dal sapore naif. I dipinti sono caratterizzati da un tripudio di colori i quali riescono a coinvolgere lo spettatore trascinandolo in un mondo rassicurante e gioioso, onirico e fiabesco, con un forte impatto emotivo.
Cerco di esprimere la gioia di vivere e di dare sfogo alle sensazioni che provo in quel momento, allontanandomi dalla negatività della vita quotidiana e trasportando l’osservatore in quel mondo armonioso, sereno, immaginario: un mondo in cui tutti abbiamo vissuto almeno una volta.
Cerco di dare una versione ottimista della realtà ed emanare gioia e positività ma soprattutto amore, infatti, la maggior parte dei miei dipinti esalta gesti di affetto. Utilizzo sempre figure dai tratti semplici, immagini dirette inserite in un contesto in cui il sogno si mescola alla realtà.
Come diceva Picasso: “C’è un solo modo di vedere le cose, fino a quando non arriva qualcuno e ci mostra come guardarle con occhi diversi”.
D. L’iter universitario in Conservazione dei Beni Culturali ti ha lasciato quale impronta?
R. • 2) La laurea in Beni Culturali e quella in Critica d’arte mi hanno formata professionalmente e mi hanno aiutata a sviluppare il mio stile personale, studiando i più grandi maestri d’arte di tutti i tempi. Ho avuto il piacere e la fortuna di conoscere professori e storici dell’arte che mi hanno insegnato a distinguere e riconoscere lo stile di un artista e credere di più nelle mie potenzialità.
D-. Parliamo della pubblicazione del Catalogo “La Quadreria”. Intanto vuoi dirci cos’è la Quadreria?
R. • 3) La Quadreria è un catalogo che ha lo scopo di rivelare e approfondire alcune opere presenti all’interno dell’Istituto delle Suore Benedettine di Montevergine. L’intento è quello di rendere note queste bellissime e interessanti opere tramite apposite schede approfondite e ricche di foto in alta risoluzione. La maggior parte delle opere analizzate all’interno del catalogo appartengono al pittore Geppino Volpe, figlio di uno dei maggiori pittori napoletani tra Ottocento e Novecento. Ho analizzato e descritto anche altre opere degne di nota come quelle di Ovidio de Martino, famoso pittore irpino e Nicola Gaglione, altro pittore locale.
D. Come sei approdata all’idea di realizzare un catalogo dedicato alla Quadreria di Montevergine?
R. • 4) L’idea è nata insieme al Responsabile e gestore della biblioteca il dott. Adelino Di Marino e alla Priora generale della Congregazione Madre Ildegarde Capone, volevamo realizzare un lavoro inedito ed interessante per celebrare il novantesimo anno dell’apertura dell’istituto.
E’ stata una bella opportunità per me e per la Congregazione per valorizzare e portare alla luce il prezioso ed unico patrimonio artistico della Congregazione.
Posso dire che è stato piacevole ed appagante analizzare dettagliatamente le opere e scoprirne i dettagli nascosti, consultare i testi della biblioteca e i documenti storici e privati conservati nell’Archivio della Congregazione.
D. Quali sono al momento i tuoi progetti nell’immediato futuro, sia come pittrice che come scrittrice?
R. • 5) I miei progetti come pittrice coincidono con quelli professionali. Sto attraversando un periodo molto proficuo grazie alle continue richieste di committenti e gallerie d’arte, oltre alle collaborazioni con Firenze e le Case d’Aste e la collaborazione saltuaria presso una ditta di restauro. Attualmente sono anche in contatto con franchising per la produzione di oggettistica e ho in programma diverse mostre per il prossimo anno. Prossimamente sarò impegnata con la Congregazione delle suore e con l’organizzazione della prossima Fiera del libro della Biblioteca.
Grazie Mille Annachiara per la disponibilità, seguiremo molto volentieri i tuoi prossimi progetti e le tappe che ti attendono. In bocca la lupo!
Elisabetta de Feo
Grazie mille per la disponibilità.