I ricercatori dell’Institute for Systems Biology (ISB) hanno scoperto che il microbioma intestinale è in gran parte responsabile della variazione dei metaboliti del sangue.
Salute – I ricercatori dell’Institute for Systems Biology (ISB), un centro di ricerca senza scopo di lucro negli Stati Uniti, hanno scoperto che il microbioma intestinale, compreso ciò che gli diamo da mangiare, è in gran parte responsabile della variazione dei metaboliti circolanti nel sangue tra le persone. Questa conoscenza aiuterà a guidare gli interventi progettati per alterare la composizione del metaboloma del sangue umano, pubblicano i ricercatori nella rivista “Nature Metabolism”.
“Sappiamo che le variazioni da uomo a uomo nel metaboloma del sangue – le piccole molecole presenti nel flusso sanguigno che possono interagire con tutti i sistemi del nostro corpo – possono dirci molto sullo stato di salute e di malattia. Capire cosa governa questa variazione è un passo necessario che ci avvicina agli approcci di precisione all’assistenza sanitaria”, spiega il dottor Sean Gibbons, membro della ISB e coautore del lavoro.
Il team di ricerca ha esaminato 930 metaboliti del sangue presenti in oltre 1.500 individui. Oltre il 60% dei metaboliti rilevati è risultato significativamente associato alla genetica dell’ospite o al microbioma intestinale.
“In particolare, il 69% di queste associazioni è stato determinato esclusivamente dal microbioma, mentre il 15% è stato determinato esclusivamente dalla genetica e il 16% è stato controllato in modo ibrido dalla genetica e dal microbioma”, spiega Christian Diener, PhD, ricercatore principale dell’ISB e autore principale dello studio.
Diener e il coautore Chengzhen Dai hanno analizzato i dati metabolomici, genomici e microbiomici de-identificati di pazienti consenzienti in un programma scientifico.
Hanno scoperto che la variazione dei metaboliti del sangue spiegata dal microbioma era ampiamente indipendente dalla variazione spiegata dal genoma, anche per i metaboliti ibridi che erano significativamente associati sia alla genetica che ai microbi.
Inoltre, alcune associazioni metabolita-microbo sono risultate significative solo in individui con background genetico specifico, indicando un’interazione sfumata tra microbioma e genetica dell’ospite nella formazione del metaboloma ematico.
Questi nuovi risultati sono promettenti per un paio di motivi. In primo luogo, l’elevato numero di metaboliti specifici del microbioma suggerisce che gran parte del nostro metaboloma ematico potrebbe essere modificato da interventi dietetici, probiotici e altri stili di vita.
In secondo luogo, i metaboliti che sono sotto stretto controllo genetico potrebbero non rispondere alla modifica dello stile di vita, diventando così bersaglio di interventi farmacologici mirati .
“Una comprensione più approfondita dei fattori determinanti del metaboloma ematico fornirà una finestra su come i livelli di questi metaboliti circolanti possano essere modificati e ottimizzati per la salute”, spiega il coautore Andrew Magis, PhD. Capire quali sono le piccole molecole circolanti che ricadono prevalentemente sotto il controllo dell’ospite rispetto al microbioma aiuterà a guidare gli interventi progettati per prevenire e/o trattare una serie di malattie.